La Sicilia solidale: le nuove speranze per Biagio Conte
Palermo si riattiva per Biagio Conte, dopo l'ennesima stangata per la "Missione speranza e carità" e la lettera d'addio del missionario: ritorna la solidarietà

Abbiamo già scritto e raccontato, più di una volta, la triste e complessa vicenda del missionario Biagio Conte che stenta a concludersi positivamente, nonostante la benevolenza di gran parte della cittadinanza e dell'associazionismo.
In passato, infatti, Palermo ha mostrato la parte migliore di sé e, mettendo in primo piano la solidarietà, si è attivata per riottenere i tanto discussi capannoni dell'ex fonderia Basile.
Quando tutto sembrava essersi risolto nel migliore dei modi, era arrivata come un pugno allo stomaco la dichiarazione, scritta nero su bianco in una lettera, da parte di Biagio Conte.
Il missionario annunciava di volersene andar via perché, nonostante il sostegno diffuso ricevuto da parte della società civile, in una città come Palermo, dopo anni di sforzi, continua ad essere impossibile dedicarsi al prossimo.
Ma la Sicilia "per bene" dice no. E lo fa, con pugno fermo, proponendo di donare un gettone di presenza alla missione "Speranza e carità".
Una proposta già accolta da Polizzi, Contessa Entellina, Monreale e Ciminna ma che potrebbe vedersi aumentare il numero di aderenti in tempi brevissimi. Le prime adesioni vengono proprio dai piccoli centri cittadini luogo, nei mesi passati, del pellegrinaggio col saio verde e la croce in spalla da parte del missionario laico.
Intanto, la parrocchia di Brancaccio, ha annunciato una manifestazione di solidarietà in via Archirafi. Piccoli gesti, che dimostrano la grandezza d'animo della Sicilia e dei siciliani.
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