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In Sicilia non c'è solo l'Etna: dov'è il gigante nascosto (dalla storia millenaria)

Una scoperta che impreziosisce la storia della geologia siciliana: vi sveliamo dove si trova l'altro vulcano tutt'altro che dormiente e dalla storia millenaria

Balarm
La redazione
  • 27 dicembre 2024

I vulcani in Sicilia

La bellezza dell'Etna è conosciuta davvero da tutti. Si tratta del vulcano più alto d’Europa e uno dei più attivi al mondo. Situato nella nostra Sicilia, incanta chiunque con la sua incredibile energia e maestosità.

Luogo dalla storia millenaria, in tantissimi giungono da qualunque Paese per visitare questo colosso in tutto il suo splendore.

Con i suoi 3.340 metri di altezza circa, l’Etna domina il paesaggio siciliano e, in particolare, la costa orientale dell'Isola. La sua storia eruttiva si estende per circa 600.000 anni.

La si può visitare in tantissimi modi e ammirarla da ogni prospettiva. Si può scegliere di fare un’escursione a piedi, in mountain bike o con una macchina adeguata, per godere appieno della bellezza del paesaggio e della natura selvaggia che circonda il vulcano.

La cima è uno dei punti più suggestivi. Da lì si può ammirare il panorama che si estende a perdita d’occhio. Da lassù, lo sguardo si perde tra il mare cristallino e le montagne che circondano l’Etna, oltre che il cratere, con i suoi fumi e le sue nuvole di vapore.
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Spesso però si pensa erronamente che l'Etna sia l'unico vulcano a dominare in Sicilia, ma non è così. Questa terra nasconde anche il vulcano sottomarino Empedocle, situato nella catena dei Campi Flegrei del Mar di Sicilia ed è un colosso tutt'altro che dormiente.

Questo gigante sommerso si trova a circa 40 km al largo di Capo Bianco e si trova vicino a Sciacca. La sua esistenza è stata scoperta grazie ad una spedizione oceanografica organizzata per documentare l’Isola Ferdinandea, la celebre “isola che scappò via” nel 1831, emersa improvvisamente dal mare e scomparsa pochi mesi dopo.

L’isola Ferdinandea, oggi ridotta a un banco vulcanico sottomarino, rappresenta uno dei coni accessori di Empedocle, insieme ai vicini banchi Terribile e Nerita. La sua larghezza è paragonabile a quella dell'Etna.

Com'è già stato anticipato, è attivo vista la presenza di gas attivi nei fondali. La sua attività vulcanica evidenzia un mondo sommerso ricco di fascino e mistero. Sebbene sia meno conosciuto rispetto all'Etna, conserva una storicità e un fascino unico nel suo genere.
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