NUOVI SPAZI
La storica "Casina D’Angiò" di via Sampolo: pronta a rinascere dopo anni di abbandono
Un anno di tempo per i lavori di ristrutturazione di uno degli edifici storici di Palermo. Fu una delle prime strutture rivolte all’educazione e alla cura infantile
Casina d'Angiò a Palermo
Parliamo della Casina d'Angiò di via Sampolo, a Palermo.
Un edificio storico appartenuta alla famiglia Gioeni, duchi d’Angiò, che dal 1874 venne destinata ad asilo rurale grazie ai finanziamenti di vari benefattori, tra cui Sophia e Joseph Whitaker. A quel tempo l'asilo venne intitolato al principe Umberto e fu una delle prime strutture di Palermo dedicate all’educazione e alla cura infantile.
Dal 1999 la struttura è stata poi affidata al Comune di Palermo e purtroppo è stata lasciata per anni all'abbandono e al degrado e per alcuni periodi è stata pure occupata.
Adesso (finalmente) c'è una bella notizia.
La storica Casina d'Angiò infatti si prepara a risplendere e a tornare alla sua antica funzione. Qui infatti nascerà una scuola dell'infanzia comunale.
Il progetto, finanziato dal Pnrr per un importo di 715 mila euro, prevede l’apertura di due sezioni di scuola dell’infanzia, il servizio educativo che si rivolge alle bambine e ai bambini della fascia d’età 3-6 anni.
La ditta si impegna a chiudere il cantiere entro il 15 marzo 2025.
«Dopo avere vagliato diverse ipotesi - spiega l'assessore Aristide Tamjo -, la volontà dell'amministrazione è stata quella di restituire al plesso la sua antica destinazione, cioè quella di servizio a supporto delle famiglie del quartiere.
Al termine dei lavori, la nuova scuola dell’infanzia potrà accogliere 50 bambini e sorgerà in un posto di pregio storico e culturale, una struttura sue due piani e con un grande cortile interno che siamo felici di potere restituire alla città.
Un ringraziamento particolare va come sempre ai professionisti dell’Ufficio Manutenzione ed Interventi per l'Edilizia Scolastica del Comune di Palermo grazie ai quali l’Amministrazione sta raggiungendo tanti preziosi obiettivi».
Il Responsabile del procedimento è l'architetto Andrea Poerio. Il gruppo dei progettisti, coordinato dall'architetto Debora Messina, è composto dal geometra Marcello Balsamo, dagli architetti Claudia Taormina, Gabriele Giorgianni e Brigitta Sanfilippo, e dagli ingegneri Andrea Viviani e Gioacchino Moscato.
Il direttore dei lavori è l’architetto Giorgianni, il direttore dei lavori delle strutture l’ingegnere Salvatore Di Leo, e i direttori operativi l’architetto Messina, l’ingegnere La Corte e il geometra D’Amico.
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