STORIA E TRADIZIONI
Il cartello che non ti aspetti: in una villetta a Palermo una scritta spiazza mamme e papà
Campeggia su un'aiuola di uno spazio dedicato ai bambini e lo si deve leggere un paio di volte per rendersi conto che il destinatario del messaggio è proprio l'adulto
Il cartello "Non lasciare in giro la carta delle merendine" di villa Russo
Accade, quindi, che un privato, manco a dirlo del posto (e non un nordico conquistatore), rimetta in sesto questo spazio pubblico, facendolo sentire di qualcuno. Dei più piccoli, in particolare. Ci sono altalene, scivolo... E ci sono diversi cartelli sistemati in questo rettangolo verde.
Uno colpisce la mia attenzione: “Non lasciare in giro la carta delle merendine”. Campeggia su un'aiuola. Lo si deve leggere un paio di volte per rendersi conto che il destinatario del messaggio è proprio l'adulto.
Non si parla di cartacce o generici rifiuti... no, no. Parliamo proprio della carta delle merendine che magari abbiamo portato per far fare lo spuntino ai nostri piccoli. È proprio quella stessa “carta” che tante volte ci si lascia scivolare dalle mani, tanto... c'è poi chi pulisce.
In una zona residenziale, questo rettangolo verde spicca. Specialmente a ridosso della lunga e grigia striscia di asfalto di via Sciuti. Il giardino ppare come una sorta di oasi. Qui poco prima delle otto del mattino incontri la brina dialogare con i timidi raggi del sole che si fanno dolcemente spazio tra i palazzi.
Tutto, altalene, scivoli, aiuole, cartelli... è teneramente ricoperto da questa coltre bagnata che rende il posto “intoccabile”. È ancora presto per giocare, troppo tardi per dormicchiare. Sembra, invece, il tempo opportuno per vivere la realtà di una città migliore che parte da tutti, da ciascuno. Nessuno escluso.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI
-
ITINERARI E LUOGHI
Spunta all'improvviso e sembra il paradiso: dov'è (in Sicilia) la spiaggia con un record
-
ITINERARI E LUOGHI
La piccola spiaggia che ci ricorda quanto siamo fortunati: un'oasi di pace in Sicilia