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Il cartello che non ti aspetti: in una villetta a Palermo una scritta spiazza mamme e papà

Campeggia su un'aiuola di uno spazio dedicato ai bambini e lo si deve leggere un paio di volte per rendersi conto che il destinatario del messaggio è proprio l'adulto

  • 18 gennaio 2020

Il cartello "Non lasciare in giro la carta delle merendine" di villa Russo

Siamo a Palermo. A queste latitudini, per una sorta di atavica vocazione all'esser conquistati, uno spazio pubblico - di tutti – finisce con il diventare spesso terra di nessuno. Perché nessuno, alla fine, se ne occupa, anche se tutti se ne lamentano.

Accade, quindi, che un privato, manco a dirlo del posto (e non un nordico conquistatore), rimetta in sesto questo spazio pubblico, facendolo sentire di qualcuno. Dei più piccoli, in particolare. Ci sono altalene, scivolo... E ci sono diversi cartelli sistemati in questo rettangolo verde.

Uno colpisce la mia attenzione: “Non lasciare in giro la carta delle merendine”. Campeggia su un'aiuola. Lo si deve leggere un paio di volte per rendersi conto che il destinatario del messaggio è proprio l'adulto.

Non si parla di cartacce o generici rifiuti... no, no. Parliamo proprio della carta delle merendine che magari abbiamo portato per far fare lo spuntino ai nostri piccoli. È proprio quella stessa “carta” che tante volte ci si lascia scivolare dalle mani, tanto... c'è poi chi pulisce.
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Ed è qui che ci si sente chiamati in causa, anche sul resto. Questo giardino è all'interno della villa comunale Tenente colonnello Russo di via Sciuti. È stato allestito grazie a un'idea di Sicily by Car, come abbiamo raccontato in questo articolo.

In una zona residenziale, questo rettangolo verde spicca. Specialmente a ridosso della lunga e grigia striscia di asfalto di via Sciuti. Il giardino ppare come una sorta di oasi. Qui poco prima delle otto del mattino incontri la brina dialogare con i timidi raggi del sole che si fanno dolcemente spazio tra i palazzi.

Tutto, altalene, scivoli, aiuole, cartelli... è teneramente ricoperto da questa coltre bagnata che rende il posto “intoccabile”. È ancora presto per giocare, troppo tardi per dormicchiare. Sembra, invece, il tempo opportuno per vivere la realtà di una città migliore che parte da tutti, da ciascuno. Nessuno escluso.
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