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"Western a mafiopoli": la storia di Peppino Impastato rivive tra le pagine di un fumetto

Il giovane che osò mettersi contro la mafia è il protagonista del tredicesimo e ultimo numero della collana di graphic novel dal titolo "Chiedi chi erano gli eroi"

  • 9 agosto 2020

Peppino Impastato

A distanza di decenni dalla sua morte Peppino Impastato rimane simbolo indiscusso della natura più vera dei siciliani, quella che la "Bellezza" la sanno vedere e che vorrebbero condividerla.

Soprattutto per le nuove generazioni la figura di Peppino è un continuo stimolo a rimanere nel "giusto" affermando ogni giorno il diritto di rimanere liberi.

Ed è a buon motivo che il giovane Impastato, animo sensibile e lungimirante, che fu anche poeta, è il protagonista del tredicesimo e ultimo numero della collana di graphic novel "Chiedi chi erano gli eroi" (PaperFirst), firmato da Luca Scornaienchi, con disegni di Luca Ralli.

In "Peppino Impastato. Western a mafiopoli", che si apre con la prefazione del fratello Giovanni, Cinisi si trasforma in palcoscenico perfetto di una guerra tra indiani e cowboy dove Tano Badalamenti prende le forme reali di Tano Seduto.

Così come dalle frequenze di Radio Aut il givane Peppino raccontava quarant'anni fa: una testimonianza della continua lotta alla mafia, una storia consegnata alla Storia. Una storia che diventa Storia di diritti, giustizia sociale e guerra incondizionata a Cosa Nostra, una guerra di bellezza contro una "montagna di merda".

Una pubblicazione importante - si sottolinea nel testo - per tutti coloro che vogliono approfondire momento storico, ragioni, movente e contesto criminale dell'omicidio di Impastato.

Non poteva mancare, inoltre, la figura di Felicia, mamma di Peppino, che accompagna il filgio in un viaggio onirico dove la violenza si mescola all'amore incondizionato, quello che solo una madre può provare per un figlio.
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