CRONACA
Un sogno andato in fumo all'Uditore: dato alle fiamme il parco giochi "appena nato"
Ci sono voluti anni per vederla rinascere ma sono bastati pochi giorni per distruggerla: la triste storia di un'area giochi riqualificata e subito incendiata
Dopo essere stato nascosto per anni dietro ai cassonetti dei rifiuti, il parco giochi all'angolo tra via Uditore e via Tiepolo era tornato a nuova vita. Un posto dove potere trascorrere qualche ora all'aria aperta.
Fino alla scorsa notte (tra giovedì 22 e venerdì 23 febbraio) quando il parco giochi è stato dato alle fiamme. A domare l’incendio insieme ai carabinieri, anche i residenti. Gli stessi che avevano chiesto che lo spazio venisse riqualificato.
Sì, perché la recente opera di riqualificazione e pulizia del Parco era solo il primo step di un possibile restyling che vede protagonisti proprio i cittadini desiderosi del cambiamento. Le mamme e i residenti dell’Uditore, infatti, si sono rivolti alla consigliera del Comune di Palermo Tiziana D’Alessandro.
Nelle prossime ore, si terrà un sopralluogo alla presenza dell’assessore comunale al Turismo Alessandro Anello, che stabilirà se le richieste dei cittadini potranno essere accolte e che, di conseguenza, venga data nuova vita e dignità al Parco.
«Esprimo sgomento per l'incendio appiccato, la scorsa sera, nel parco giochi di via Uditore Tiepolo. Incendio che è stato prontamente contenuto grazie all'intervento dei carabinieri che, aiutati dagli abitanti vicini, hanno spento le fiamme che avevano già avvolto lo scivolo e si stavano propagando al resto del grande gioco centrale» racconta la consigliera del Comune di Palermo, Tiziana D’Alessandro.
«Non si capisce - continua - come mai non ci sia mai stato un rogo quando il parco era sepolto dai rifiuti, invece, oggi che è stato ripulito e riqualificato viene dato alle fiamme. Questo nuovo gesto di inciviltà dimostra che bisogna tenere sempre più alzata l'asticella della attenzione.
Evidentemente, taluni personaggi non hanno gradito gli sforzi dell'amministrazione, su mio sollecito, di recuperare e riqualificare il parco. Evidentemente a certi personaggi andava bene l'abbandono cui versava questo spazio oggi di nuovo fruibile a tanti bambini e ragazzi».
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