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Li vedi chiusi da sempre ma ora riaprono: cosa diventano i magazzini di via Lincoln

Un nuovo quartiere della conoscenza: cosa prevede il piano dell'Università di Palermo per fare rinascere gli antichi edifici in prossimità dell'Orto Botanico

Anna Brisciano
Collaboratrice
  • 19 febbraio 2025

L’Università degli Studi di Palermo continua ad espandersi. Fra i progetti in programma la creazione di nuovi poli museali all’interno dei magazzini in via Lincoln. Vediamo di cosa si tratta.

Creare un nuovo quartiere della conoscenza, questo è il nuovo piano di Unipa. Un luogo dinamico dove conoscenza, curiosità, gioco e vita accademica si incontrano.

La creazione di questo nuovo spazio è prevista all’interno degli antichi magazzini siti in via Lincoln. Costruiti nel 1800, rappresentano un unico complesso di corpi di fabbrica adibito a deposito di proprietà degli imprenditori Pallme Konig. Prima di essere messi a disposizione dell’Università di Palermo, gli spazi erano stati acquisiti dalla Regione Siciliana e dichiarati di importante interesse storico, urbanistico e architettonico.

La struttura andrà immaginata in stretta connessione con l’area universitaria di via Archirafi dove i vari dipartimenti, collocati in prossimità dell’Orto Botanico, saranno di fatto unificati fra loro grazie all’abbattimento dei muri di separazione. In questo modo le aree potranno essere vissute internamente come un unico campus, che si estenderà fra via Lincoln e via Archirafi.
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Gli spazi recuperati da quest’importante intervento sui magazzini di via Lincoln verranno adibiti a tutte le esigenze museali dell’Orto Botanico e del Sistema Museale d’Ateneo, più in generale. Diverse, infatti, le collezioni che verranno rese fruibili.

Tra i punti più interessanti che il disegno prevede, anche un museo di scienze della tecnica, dove i bambini potranno toccare con mano alcune macchine per generare l’elettricità e osservare alcune reazioni chimiche.

In questo modo non solo verranno attirate fasce di età molto più giovani, ma bambini e adolescenti potranno trovare all’interno del museo attività compatibili con i loro interessi e le loro capacità.

«Un’altra idea è quella di trasferire il museo geologico Gemmellaro, sito in corso Tukory, all’interno dei magazzini», dichiara Michelangelo Gruttadauria, presidente del SiMuA (Sistema Museale dell’Ateneo di Palermo).

Aggiunge: «Si tratta di uno spazio che racchiude un importante patrimonio ma che ha la sfortuna di trovarsi in una zona di difficile fruizione dal punto di vista turistico, nonostante sia meta di diverse scolaresche».

Il progetto ha un valore di circa 15 milioni di euro. Al disegno sono già state destinate delle risorse che garantiscono la realizzazione e inaugurazione di alcune parti descritte nei prossimi due-tre anni.

«L’operazione che l’Università intende realizzare è importantissima, perché andrà a valorizzare tutto il quartiere, trasformandolo in una zona che ha una connotazione museale sempre più importante», dichiara Clara Celauro, prorettrice all'Edilizia e alla valorizzazione del patrimonio architettonico d’Ateneo.

«È sicuramente un progetto complesso che apre però le porta dell’università alla collettività», conclude la Professoressa Celauro.
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