STORIA E TRADIZIONI
Un Festino (musicale) con orchestre e cori: la Santuzza di Palermo torna tra la sua gente
Per il 398esimo Festino di Santa Rosalia torna la sfilata, dalla Cattedrale al mare, con un "insieme" di partiture musicali e i tradizionali fuochi d'artificio. Il programma
Il bozzetto del Carro di Santa Rosalia del 2022
Dopo due anni di sospensione, il Festino di Santa Rosalia torna tra la gente, dove da 398 anni rinnova il rito di rinascita della città, rappresentando e dando corpo alle sue diverse anime, alla sua natura laica e religiosa.
Come da tradizione, il carro trionfale (qui trovi il percorso dettagliato) sfilerà lungo il Cassaro il 14 luglio, attraverso un percorso musicale “a stazioni”, che partirà da Porta Nuova / Palazzo Reale e farà tappa alla Cattedrale, a Piazza Vigliena, all’incrocio con via Roma, alle Mura delle Cattive e, infine, giungerà al Palchetto della Musica per un ultimo saluto musicale prima degli attesissimi fuochi d’artificio.
Davanti al carro, in prima fila lungo tutto il percorso, sfileranno medici, infermieri, protezione civile, forze dell’ordine, Croce Rossa, in segno di riconoscenza per coloro che durante la pandemia hanno salvato vite umane a costo, spesso, della loro.
«Il Festino di Santa Rosalia è più di una festa, - ha dichiarato il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla - è un grande momento comunitario che attrae, coinvolge, integra, abbraccia, pacifica. È un modo di essere di Palermo, che ogni anno rinnova il patto di comunità che le permette di rinascere dai problemi e tornare a guardare il futuro, insieme».
Per mettere in atto questa azione corale il Comune di Palermo ha attivato un gruppo di lavoro interno all’amministrazione (con il coordinamento organizzativo di Gaspare Simeti) e un comitato di direzione artistica, coordinato da Maurizio Carta, Prorettore dell’Università di Palermo.
Il comitato è formato dall’Università degli Studi di Palermo, dalla Fondazione Teatro Massimo di Palermo, dall’Accademia di Belle Arti di Palermo, dalla Fondazione Teatro Biondo Stabile di Palermo, dal Conservatorio di Musica di Stato "Alessandro Scarlatti", dalla Fondazione Federico II, dalla Fondazione The Brass Group e dalla Fondazione Sant’Elia, che hanno messo a disposizione le loro risorse umane, culturali e artistiche.
A queste si vanno affiancando in progress altre istituzioni e soggetti culturali della città metropolitana con l’obiettivo di dar vita a un Festino che sia espressione di un modo collettivo di governo della città e di una politica che guarda al bene comune.
«Questo Festino – dice l’Arcivescovo, Mons. Corrado Lorefice, - soprattutto dopo gli anni di pandemia, non può e non deve essere un motivo di evasione, di alienazione. Ma motivo di autentica festa. Ci chiede di cantare insieme – forti di un ritrovato senso comunitario e fraterno della vita».
Del lunghissimo elenco di protagonisti impegnati lungo il Cassaro, nelle nove stazioni previste dal percorso del Carro, fanno parte tra gli altri: Pamela Villoresi e Salvo Piparo (voci recitanti sul Carro), Miriam Palma, Maurizio Maiorana e Marta Piazza (voci soliste sul carro); i cori e le orchestre giovanili del Teatro Massimo, dirette dai Maestri Michele De Luca e Salvatore Punturo; la Marching Band del Brass Group; i professori e gli allievi dei Conservatori di Palermo (orchestra sul carro trionfale e Festinello); i professori e gli allievi del Conservatorio di Trapani (Festinello).
E ancora, gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Palermo (immagine coordinata del Festino, videomapping sulla facciata della Cattedrale, costumi, scenografie e light design) guidati dai docenti Fabrizio Lupo, Fausto Gristina, Luca Pulvirenti, Francesca Pipi, Martina Pecoraino, Sergio Daricello, Massimo Tomasino; la Fanfara dei Bersaglieri di Trapani guidata dal Sergente Maggiore Giuseppe Blunda; la Banda dei Tamburinari della Famiglia Auccello e tanti altri ancora.
Per questa edizione del Festino di Santa Rosalia sarà realizzato un documentario a cura del Centro Sperimentale di Cinematografia - Scuola Nazionale di Cinema-Sede Sicilia che «racconterà il fervore dell’attesa di una città che finalmente potrà rivivere con pienezza l’evento nel quale i palermitani si riconoscono ormai da 398 anni. I medici, gli infermieri e tutti coloro che ci hanno protetto in questo lungo periodo di contagi, si ritroveranno, insieme ai cittadini, nel cuore di un
racconto che restituirà il sapore di un evento storico indimenticabile».
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