AMBIENTE
Trovata una (nuova) specie in Sicilia: il suo nome ti dice dove è stata scoperta
Gli ambientalisti sperano che ulteriori studi permettano di comprendere se questo piccolo insetto è presente anche in altre grotte del territorio. Che cosa sappiamo
Sant'Angelo Muxaro (foto da Maria's goal.blogspot.com)
Dal punto di vista ecologico, le grotte sono anche uno degli ultimi rifugi naturali a disposizione di un gran numero di creature (dai pipistrelli agli invertebrati, fino ad arrivare agli uccelli e ad alcuni specifici roditori), che vi abitano sia per sfuggire dalla luce e dai pericoli prodotti dall’uomo che per trovare un luogo in cui possono superare la stagione avversa.
Fortuna vuole che la Sicilia disponga di un elevato numero di grotte e di caverne, che hanno consentito da sempre agli animali - e non solo! (vedasi caso delle grotte dell’Addaura) - di trovare riparo dove l’ambiente circostante offriva solo pericoli. Fra le ultime specie scoperte all’interno di questi preziosi ecosistemi abbiamo un piccolo insetto, che è stato trovato all’interno della grotta di Sant’Angelo Muxaro, comune della provincia di Agrigento.
La grotta di Sant’Angelo Muxaro – nota anche come grotta Ciavuli - fa parte della riserva naturale integrata omonima, gestita da Legambiente Sicilia, associazione che ha collaborato nelle operazioni di studio della specie.
Presto Sabella e Nicolosi pubblicheranno un articolo presso una rivista scientifica in cui andranno a chiarire quali sono le caratteristiche morfologiche peculiari di questa specie, ma nel frattempo sappiamo che è stata presentata dallo stesso Sabella lo scorso 5 gennaio, in occasione dei festeggiamenti della iniziativa "Naturalmente Mushar", organizzata dal Comune.
Sappiamo inoltre che T. muxari appartiene al genere Tychobythinus e alla famiglia Staphylinidae.
Oltre a questo insetto, la grotta è abitata anche da diverse altre creature, come le taccole (Coloeus monedula) e i chirotteri, di cui è presente una grande colonia, che comprende varie specie.
Gli ambientalisti sperano che ulteriori studi permettano di comprendere se la T. muxari è presente anche in altre grotte del territorio e quale sia la sua parentela con le altre specie che vivono in Sicilia.
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