RICETTE
Forse non la conosci, scalda l'inverno anche in Sicilia: è la "pasta che paddunedda"
Sa di casa, è un piatto unico completo, una preparazione tipica delle parti di Modica ma si realizza in moltissime altre zone della Sicilia. Scopriamo la ricetta
A "pasta che paddunedda"
Non c'è niente di meglio quindi di un piatto avvolgente che ti ricorda l'infanzia. Spesso è tra i primi proposti ai piccoli nei giorni freddi come "coccola" calda e saporita che ti accoglie una volta a casa, già con il suo meraviglioso profumo.
La pasta in brodo con palline di carne o "pasta che paddunedda" è un piatto unico completo, una ricetta tradizionale tipica delle parti di Modica ma si prepara in moltissime altre zone della Sicilia.
Se vogliamo restare fedeli alla ricetta originale il brodo è di carne in particolare di gallina mentre le "polpettine o paddunedda" sono di carne di vitello. La pasta invece viene fatta in casa all’uovo, per poi ricavare tagliolini o quadrucci (ma si può acquistare tranquillamente, senza troppi sensi di colpa).
Per una preparazione più digeribile e leggera invece è possibile tuffarle in un brodo vegetale dopo aver realizzato le "palline" con carne trita mista di bovino e suino senza uova.
Ma non sono è da escludere, in base ai gusti e alle esigenze personali anche la carne trita di petto di pollo o di petto di tacchino e conferire al ripieno più sapore grazie a una generosa spolverata di caciocavallo grattugiato.
A casa della mia bisnonna e della mia nonna "‘a pasta che paddunedda" era la ricetta della domenica e delle feste, anche in piena estate e nella città di Ragusa è tuttora tradizione prepararla il 29 agosto in occasione della celebrazione di San Giovanni Battista.
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