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Se vai in centro a Palermo li vedi: in moto nelle zone pedonali (sotto gli occhi di tutti)

Diversi i problemi su cui si continua a dibattere. Biciclette fuori dagli orari consentiti (e macchine dove non dovrebbero stare). Ecco la risposta della polizia municipale

Anna Brisciano
Collaboratrice
  • 10 luglio 2024

via Maqueda, Palermo (foto Facebook)

Una mobilità più sicura e sostenibile. Una questione che i cittadini e la stessa amministrazione comunale stanno cercando di portare avanti a Palermo.

Un problema che ultimamente riguarda sempre più spesso la tutela delle piste ciclabili e delle aree pedonali. Sono infatti numerose le auto, le carrozze e i motori che ogni giorno, non curanti dei divieti, attraversano strade adibite esclusivamente al passaggio delle persone o delle biciclette.

Sono anche diversi i mezzi a due ruote, a pedali, che entrano dentro i tratti stradali o ZTL, al di fuori degli orari consentiti, divenendo un problema per la quieta pubblica.

A proposito, in questi mesi, è purtroppo passata inosservata le richiesta di trovare soluzioni sia per la tutela delle zone pedonali che delle ciclovie, ormai soggette entrambe all'indifferenza e al parcheggio abusivo.

Come riporta Mobilita Palermo, è emerso che la problematica principale è collegata alla mancanza di controlli da parte delle autorità oltre che al senso civico da parte della stessa cittadinanza.
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La polizia municipale, ai microfoni di Balarm, purtroppo non fornisce soluzioni immediate al problema. Tuttavia, afferma come le attività di controllo da parte delle autorità competenti siano costanti e si appella al senso di responsabilità dei cittadini.

Il comandante Angelo Colucciello, dichiara: «La mobilità dei pedoni e dei ciclisti è sempre stata oggetto di una specifica attività di pianificazione e progettazione da parte di questo comando - continua - Le attività di controllo da parte delle nostre pattuglie è continua sia in prossimità dei varchi, protetti dai dissuasori, sia fissi che mobili, sia all’interno delle aree pedonali e lungo le piste ciclabili».

Prosegue: «Occorre anche che ogni cittadino diventi difensore dei diritti e consapevole dei doveri propri e degli altri. La mobilità cosiddetta “dolce” prevede uno sviluppo personale e culturale che passa necessariamente dal rispetto del prossimo e il percorso è ancora lungo e tortuoso se pensiamo che spesso, come succede in aree pedonalizzate come quella di piazzale Fonderia, si registrano quotidiane infrazioni ad opera di cittadini incivili con la complicità degli ormai noti posteggiatori abusivi», conclude Colucciello.

Un'altra questione riguarda la sostenibilità del territorio su cui continua a battersi l'assessore al Centro storico, Maurizio Carta, che sottolinea come sia necessario scoraggiare l'utilizzo di mezzi privati, a favore dei trasporti pubblici o mezzi di trasporto ad impatto zero, come le biciclette.

Tuttavia, nonostante si voglia disincentivare l'uso dell'auto, i cittadini palermitani, per spostarsi, non si sentono incoraggiati a servirsi dei propri mezzi a due ruote su percorsi ciclabili, spesso dissestati.

Infatti, all'interno di alcune strade del centro storico, non solo è consentito girare con il proprio monopattino o con la propria bici esclusivamente in alcune fasce orarie, ma quelle poche piste che lo permettono non risultano essere abbastanza sicure.

Nel mese di aprile, durante un'assemblea pubblica, l'amministrazione comunale aveva dato per certo che sarebbero stati trovati dei percorsi alternativi a via Maqueda da percorrere in totale sicurezza, ma così non è stato.

Dunque, domenica 30 giugno si è svolto un altro incontro, che ha visto il dibattersi di diversi argomenti: al centro il decoro, la sicurezza delle piste ciclabili e una mobilità più green.

Rispetto al problema della sicurezza delle ciclovie palermitane, è stato affermato che presto verranno inserite le infrastrutture finalizzate alla realizzazione della zona 30 in via Roma, essenziale per chiunque si vorrà muovere tramite la propria bicicletta, dal momento che ci sarebbe un percorso ciclabile in entrambi i sensi di marcia.

Inoltre, l’Assessore ha comunicato che è stata istituita un’apposita “Autorità Scavi”, il cui scopo è quello di riportare all'origine il tratto ciclabile della Dante-Praga rovinato a seguito di alcuni lavori pubblici.
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