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Se n'è andata troppo presto, Palermo la ricorda: la "lezione" di Emanuela

Il liceo Vittorio Emanuele II a Palermo ha indetto un concorso dedicato a Emanuela Perinetti, ex alunna 33enne scomparsa lo scorso anno per anoressia

Alice Marchese
Giornalista
  • 30 ottobre 2024

Emanuela Perinetti

È rimasta scolpita nella memoria e nel cuore di chiunque l'abbia conosciuta e vissuta. Emanuela Perinetti, manager nel settore digitale e figlia del direttore sportivo dell'Avellino Calcio Giorgio Perinetti, è scomparsa lo scorso anno per anoressia.

La 33enne ha lasciato un segno nella vita dei suoi cari, pertanto il suo liceo a Palermo il Vittorio Emanuele II ha indetto un concorso d'arte a lei dedicato. Lo scopo è quello di dare ai ragazzi una preziosa occasione di riflessione sul concetto di bellezza come valore incommensurabile.

La decisione di portare avanti questa iniziativa è stata presa dalle sue insegnanti che, dopo la tragica notizia dello scorso anno, hanno pensato di voler fare qualcosa in memoria di Emanuela e per tutte quelle persone che si trovano inghiottite nel vortice dei disturbi alimentari.

Mercoledì 30 ottobre alle 16.00 c'è la premiazione nell'Aula Magna dell'istituto. Sarà presente la dirigente scolastica Mariangela Ajello e interverranno Giorgio Perinetti, il presidente del Palermo FC Dario Mirri, Roberta Chiovaro dell'associazione Ilfilolilla.
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In giuria le insegnanti Antonella De Luca, Teresa Montesanto, Luciana Lopiano e Annachiara Forte. A moderare le professoresse Antonella Uttuso e Marina Buttari.

I partecipanti hanno realizzato poesie, storie, saggi, riflessioni, fiabe, racconti. Ma anche composizioni artistiche come quadri, sculture, disegni, ma anche foto, video, cortometraggio, reel, TikTok, poster.

La musica è stata scelta come forma d'arte per ricordare la giovane scomparsa in modo così prematuro. I concorrenti possono suonare dal vivo un inedito o una cover. Possono anche esibirsi lì cantando o danzando.

L'obiettivo non è soltanto dare uno spunto di riflessione, ma anche tendere la mano a chi purtroppo viene travolto da qualcosa di incontrollabile e per cui a volte è difficile chiedere aiuto.

Quando si è adolescenti non è improbabile che possa nascere questo disagio. Ma qualora i genitori si rendano conto del dramma vissuto dal proprio figlio, vista la minore età hanno il potere di decidere per la salute della prole.

Nel caso di maggiorenni, la situazione si ingarbuglia e diventa più complessa. Il ricovero diventa a base volontaria a meno che non ci sia una condizione estremamente grave da richiedere il TSO (trattamento sanitario obbligatorio). Inoltre lo scorso anno è stato annunciato il taglio dei fondi del governo ai centri che curano i disturbi alimentari.

In ogni caso, l'educazione scolastica può essere un punto da cui partire ed è il senso del concorso d'arte per Emanuela. La bellezza è così perché autentica, non segue regole e non si piega ai giudizi. Grazie alla potenza della scuola si può infondere questo ideale e far in modo che qualcosa cambi.

Questo progetto ha avuto un impatto altamente significativo negli studenti del liceo, alcuni dei quali si sono sentiti purificati quasi e molti di loro hanno scelto di intraprendere un percorso psicologico per curarsi e dare un nome a ciò che stanno vivendo.
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