CRONACA
Se i ladri a Palermo lasciano un quartiere al buio: cosa è successo allo Sperone
Il furto dei cavi di rame, purtroppo, è un crimine noto nelle aree più vulnerabili della città, sottolineando una realtà che si protrae da troppo tempo
Il quartiere Sperone al buio
Il furto dei cavi di rame, un crimine purtroppo noto nelle aree più vulnerabili delle città, ha lasciato il quartiere senza illuminazione pubblica, sottolineando una realtà che si protrae da troppo tempo.
Gli eventi che hanno interessato la cabina Sperone 1 nella notte tra il 21 e il 22 ottobre, infatti, non sono una novità, ma un sintomo di un problema ben più grave: la mancanza di sicurezza e di controllo sul territorio.
In mattinata gli operai di AMG si sono recati sul posto per intervenire e ripristinare il materiale e la cabina danneggiata. L'intervento ha permesso di verificare che il furto ha riguardato la treccia di rame della messa a terra, che è stata spezzettata in più parti, e i ladri hanno portato via anche una parte della recinzione della struttura.
«Condanniamo con fermezza queste azioni criminose che sono il segnale di un elevato allarme sociale – dice il presidente di AMG Energia, Francesco Scoma – Si traducono in danni ingenti non solo per l’azienda, per il costo del ripristino e della manodopera che viene distolta da altre attività, ma anche per questo territorio e per i suoi residenti che subiscono una violenza inaccettabile».
In un luogo dedicato alla cura e al soccorso, dove la vita umana dovrebbe essere protetta a ogni costo, sono stati sottratti cavi di rame ed è stata danneggiata una cabina elettrica, materiali e attrezzature preziose per il funzionamento delle attività.
Le reazioni della comunità, che si ritrova a dover fare i conti con una nuova emergenza, evidenziano la stanchezza di chi si sente abbandonato da tempo.
Giuseppe Federico, presidente della II Circoscrizione all'interno della quale rientra il quartiere Sperone, sottolinea la gravità della situazione: «I ladri non si rendono conto che, per pochi euro, stanno mettendo a rischio l’incolumità delle persone, lasciando le strade al buio a rischio incidenti e furti di qualsiasi genere. È una vergogna».
Segnalazioni e richieste di intervento alle autorità sembrano cadere nel vuoto, lasciando i residenti in balia di un circolo vizioso di degrado.
La soluzione non può limitarsi alla riparazione dei cavi rubati. È necessaria una risposta più profonda, che includa un piano di rigenerazione urbana e sociale, con interventi strutturali e il ripristino della legalità.
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