STORIA E TRADIZIONI
Quando a Palermo c'erano i draghi: rifiorì la Conca d'Oro e nacque pure Monte Pellegrino
Forse non lo sai, ma anche la Sicilia vanta affascinanti leggende sui draghi, che non hanno nulla da invidiare alle vicende della nota serie tv "House of the Dragons"
Mentre i fan di tutto il mondo seguono le avventure dei Targaryen, pochi sanno che anche la nostra amata Sicilia è ricca di storie di draghi altrettanto intriganti, intrecciate con la sua ricca storia e cultura.
Iniziamo questa serie di racconti con una storia che sembra uscita da un romanzo epico, durante la dominazione araba in Sicilia, l’isola fu colpita da un misterioso flagello.
Un drago alato seminava il terrore, divorando chiunque incontrasse sul suo cammino, senza distinzione tra arabi e cristiani. La situazione era disperata e il re Miramolino offrì la mano della principessa Nevara a chiunque fosse riuscito a liberare la Sicilia.
Molti cavalieri provarono, ma tutti fallirono, finché Raimondo, un nobile palermitano innamorato della principessa, decise di tentare la sorte. Una notte, appostato sotto le mura di Palermo, vide il drago comparire in una sfera di fuoco.
Un’altra affascinante leggenda narra di un drago che terrorizzava le campagne nei pressi di Palermo. Gli abitanti, disperati, assoldarono un ciclope per combatterlo, ma fu sconfitto. Solo un sant’uomo di nome Pellegrino riuscì a convincere il drago a lasciare la Sicilia. Da quel momento, il monte che sovrasta Palermo porta il nome di Monte Pellegrino, un ricordo di quella straordinaria impresa.
Il drago più noto nella mitologia è senza alcun dubbio Tifone, una delle più maestose creature della mitologia greca, che dimorava nelle viscere dell'Etna, responsabile delle furiose eruzioni vulcaniche.
Figlio di Urano e Gea, era una creatura temibile, il cui furore incuteva paura tanto agli dei quanto agli uomini. Ogni volta che il vulcano eruttava, gli antichi siciliani vedevano il riflesso della sua rabbia incandescente.
Non possiamo concludere questo racconto senza parlare di San Giorgio, il celebre ammazzadraghi celebrato in molti luoghi dell'isola. A Ragusa Ibla, nella chiesa a lui dedicata, si possono ammirare quelle che si credono essere ossa di drago, sebbene si sia scoperto che in realtà siano ossa di coccodrilli.
A Modica, San Giorgio è il patrono della città e la sua celebrazione, che si svolge ogni anno, è un tripudio di spiritualità e folklore, un’occasione che riunisce tutta la comunità in una festa di colori e tradizioni.
E così, mentre gli spettatori di "House of the Dragons" sognano di volare su draghi e di immergersi in avventure epiche, noi siciliani possiamo trovare nel nostro passato leggendario storie altrettanto emozionanti.
Le leggende dei draghi siciliani, intrecciate con la storia e la cultura dell'isola, ci ricordano che la fantasia non ha confini e che, a volte, le storie più straordinarie si nascondono proprio nei luoghi che chiamiamo casa.
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