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Poi vorrei "l'ultima e ce ne andiamo": tutte le abitudini che più mancano ai palermitani

Ognuno di noi ha i suoi "poi vorrei": desideri e ricordi di tutto ciò che, durante le nostre giornate di libertà, abbiamo dato per scontato e di cui ora sentiamo la mancanza

  • 10 maggio 2020

Piazza Giuseppe Verdi a Palermo

Abbiamo detto e fatto di tutto in questa quarantena, abbiamo cucinato, lavato e stirato, abbiamo videochiamato i nostri parenti e amici più del solito, abbiamo chiacchierato tanto, forse troppo, abbiamo giocato a carte o acquistato online dei puzzle da fare a casa nei momenti morti.

Ma la verità è che tutto ciò che abbiamo fatto dal 10 marzo ad oggi è sempre e solo stato un modo per ingannare il tempo e per distrarci dal pensare quanto intimamente ci manca la quotidianità di essere un siciliano qualunque.

Sedersi sulle scale del Teatro Massimo aspettando un amico, girare spensierati tra i mercati e venire interrotti, nel pensiero, dal vuciare dello sfincionaro ambulante: "Chi ciavuru, ora u sfurvanu", oppure da chi puntualmente si avvicina per chiederti: "Chi fa zio, mu fà pigghiare u cafè?".

Eh già perché in fondo, in questo lockdown, ognuno di noi ha i suoi "poi vorrei", cioè i propri desideri e ricordi di tutto ciò che, durante le nostre giornate di libertà, abbiamo sempre dato per scontato e che adesso ci manca.
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A riassumerle (quasi) tutte queste mancanze ci hanno pensato dei ragazzi palermitani che hanno fondato sui social la pagina "Poi Vorrei Palermo", nata appunto per dichiarare al mondo cosa manca ai palermitani nell'attesa di poter finalmente tornare a fare tutto ciò che ci va.

Ognuno può inviare il suo "poi vorrei" che poi verrà pubblicato sul profilo Instagram della pagina, anche se quelli già pubblicati racchiudono perfettamente il senso di cosa manca sentire, dire o fare ai palermitani in quarantena: Poi vorrei "amunì levati i ravanzi", oppure poi vorrei "oh te l’accolli", poi vorrei "u ciavuru ri stigghiola".

Un modo divertente per farci respirare un pò di sana sicilianità che di questi tempi tanto ci manca, aspettando il momento in cui sarà finalmente possibile respirarla a pieni polmoni in giro per la città.

E a te, cosa manca di Palermo?
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