MOBILITÀ
Ora la bici puoi lasciarla dove vuoi (o quasi): a Palermo arriva il bike sharing a "flusso libero"
Proprio come accade per i monopattini, non ci saranno più stalli in cui parcheggiare le biciclette: ecco come funziona il nuovo servizio. Entro fine maggio, le prime bici a pedalata assistita
Ma non è l'unica novità, il servizio infatti diventa privato: l'Ufficio Mobilità ha infatti affidato la gestione alla società EmTransit nota in città per il marchio Dott dei monopattini. A questa, si aggiungeranno altre due ditte, Lime e RideMovi, che hanno risposto all'avviso del Comune per svolgere il servizio di bike sharing a pedalata assistita.
Come funziona
Per utilizzare il servizio di bike sharing a flusso libero, conosciuto anche come "free floating", sarà necessario scaricare l'app (relativa all'operatore privato che gestisce le bici) e registrarsi. Per noleggiare il mezzo si utilizzerà un qr code. Il costo è di circa 1 euro per lo sblocco più una tariffa al minuto, ma in alternativa ci saranno anche gli abbonamenti.
Oltre ai monopattini, dunque, tra poche settimane troveremo parcheggiate in giro per la città anche le bici a pedalata assistita. Naturalmente, come per i monopattini, vige (o almeno si spera) la stessa regola: le biciclette non potranno essere lasciate nelle aree d'intralcio (vedi gli scivoli dei marciapiedi), né in zone interdette per motivi di sicurezza, come gli ospedali, o all'interno di parchi pubblici.
«L’avvio del servizio rappresenta un ulteriore investimento della città sulla mobilità sostenibile, la scelta di realizzare le piste ciclabili è ormai un processo irreversibile che contribuisce, in modo decisivo, a rendere Palermo più vivibile, più turistica e meno inquinata - commenta l'assessore alla Mobilità Giusto Catania -. Negli ultimi anni stanno cambiando le abitudini delle cittadine e dei cittadini: la bicicletta, sempre di più, sta diventando un mezzo per gli spostamenti casa/lavoro, ma non solo.
Un successo per il Comune di Palermo che, sempre di più, sceglie la mobilità ecologica e sostenibile per consentire di vivere al meglio la città».
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