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Ora è ufficiale, Palermo ha una seconda squadra: i nerorosa arrivano in Serie D

Grande festa per l'Athletic Club Palermo che ha ottenuto la promozione in Serie D. La squadra di Filippo Raciti domina il girone A di Eccellenza e ora "il sogno è realtà"

Balarm
La redazione
  • 7 aprile 2025

L'Athletic Club Palermo festeggia la promozione in Serie D (foto da Facebook)

Palermo ha una seconda squadra che milita nei campionati di calcio. "Un sogno che diventa realtà": è lo slogan con cui l’Athletic Club Palermo festeggia la promozione in Serie D. La prima volta nella storia dei nerorosa, dopo 21 anni.

Festa grande ieri, domenica 6 aprile, dove la squadra di Filippo Raciti ha sconfitto l'Accademia Trapani, con un 4 a 3 (qui le immagini della partita), ma soprattutto ha raggiunto il suo traguardo più importante: il passaggio dall'Eccellenza alla Serie D, categoria semiprofessionistica.

I nerorosa dominano il girone A di Eccellenza con 74 punti, 23 vittorie, 5 pareggi e una sola sconfitta.

«Per noi è un sogno. Siamo contetissimi - ha commentato nel post partita Gaetano Conte, presidente dell'Asd Athletic Club Palermo - È un'emozione indescrivibile.

Abbiamo sofferto tutto l'anno ma ora possiamo dire che meglio di così questa stagione non poteva andare. La serie D l'abbiamo centrata e progettata in tre anni. Dedichiamo questa vittoria a Sara Campanella e urliamo forte il nostro "No" ai femminicidi».

«Il giorno dopo è ancora più bello. È stato un anno difficile, ricco di tante emozioni, ma soprattutto un anno fondamentale per la mia crescita personale» ha dichiarato il direttore sportivo Giampiero Clemente.

«Un anno che ci ha visti protagonisti dall’inizio alla fine - ha continuato -, grazie ad un gruppo straordinario, uno staff di altissimo livello e una società che si è fatta in quattro per non farci mancare nulla. Un anno dove ne ho sentite e viste di tutti i colori , sia nel bene che nel male. Alla fine farò tesoro solo del bene. Lo terrò ben custodito nel mio cuore. Come ho detto umiltà+sacrificio = storia. Quest’ultima rimane scritta per sempre».
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