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Viaggio in Sicilia

Sette artisti e novanta opere tra grafica, pittura, scultura e fotografia, protagonisti allo Spasimo

  • 7 giugno 2007

Il consueto appuntamento tra arte contemporanea e vino di “Viaggio in Sicilia” si presenta più ricco e coinvolgente del solito. La mostra “Uomini e luoghi”, allestita a Palermo nella chiesa dello Spasimo, è soltanto la conclusione di un progetto che ha coinvolto nove artisti, accompagnati dal fotografo Riccardo Scibetta, e che prevede una serie di appuntamenti culturali, tra concerti e incontri, sul tema del vino. Gli artisti, ospiti della famiglia Planeta, sono stati i protagonisti di una sorta di grand tour siciliano a tappe che intende dare, attraverso l’arte, una visione inedita del territorio. La mostra, curata da Raffaella De Pasquale (visitabile fino al 1 luglio, tutti i giorni, ore 9-23.45, catalogo con testi di Roberto Alajmo, Vito Planeta, Sergio Troisi, fotografie di Riccardo Scibetta) racconta, attraverso 90 opere di grafica, pittura, scultura e fotografia, le impressioni e le idee degli artisti ospitati nelle residenze Planeta trasformate in atelier. Ogni artista propone la sua personale welthanschauung, declinando, attraverso la propria arte, una visione unica che si confronta inevitabilmente con quella dei compagni di viaggio. Juichi Yoshikawa (Fukuki, Giappone, 1953) ha rinnovato la tradizionale arte della calligrafia giapponese creando delle grandi installazioni. Ha realizzato una serie di disegni che si riallacciano alla tradizione calligrafica, ma colorati con il vino rosso delle cantine Planeta. La pittura di Attilio Bolzoni (Argenta, Ferrara, 1954) rievoca le atmosfere dechirichiane, affrontando però la triste tematica dell’immigrazione clandestina. Antonio Miccichè (San Giuseppe Jato, Palermo, 1966) presenta una serie di venti disegni a matita tratti da appunti fotografici, e due olii su tavola di cui uno rappresenta il tratto dell’autostrada in cui fu ucciso il magistrato Giovanni Falcone.

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Il luogo è riconoscibile all’istante grazie alla tecnica usata, prossima ad una precisione quasi fiamminga. Kuutti Lavonen (Helsinki, 1960) ha realizzato disegni e pastelli che dimostrano una grande passione per l’arte seicentesca e per il ritratto (nella foto una sua serigrafia). Giuseppe Colombo (Modica, Ragusa, 1971) dipinge il paesaggio siciliano con raffinato realismo pittorico. Ha ritratto il Lago Arancio, confermando con forza l’attualità della pittura nell’arte contemporanea. La fotografia è presente con i lavori di Antoine Giacomoni (Borgo, Haute Corse, Francia, 1955), attento a svelare l’essenza dell’animo umano grazie ad una particolarissima tecnica da lui inventata. Anna Rosa Faina Gavazzi, artista milanese, concilia l’uso della fotografia con quello della pittura ad acquarello. Elisa Nicolaci (Palermo, 1977) propone la sua opera scultorea che, nell’utilizzo di materiali poveri, è accostabile ad alcuni lavori dell’artista torinese Marisa Merz o alle sculture in stoffa dell’artista francese Louise Bourgeois. Maria Pilar Saltini (Milano, 1971) presenta le sue tele frutto dell’incontro tra figurazione e astrazione pittorica. Uno scorcio caleidoscopico, dunque, sull’arte contemporanea, sulle potenzialità creative, e non soltanto vinicole, della terra siciliana.

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