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M5S: i grillini "regalano" 140mila euro alle imprese

Ammonta a 140mila euro il bottino proveniente dall'apputamento mensile con il Restitution Day: il 70% dello stipendio dei deputati M5S è destinato alle imprese

Balarm
La redazione
  • 15 febbraio 2013

Sapere che dentro Palazzo dei Normanni esiste adesso un piccolo forziere targato M5S, che contiene un bottino di 140 mila euro, stride di certo con l'allarmante affermazione di Franco Battiato che denuncia la penuria economica nelle casse della Regione, alla voce Assessorato al Turismo: ma i grillini appaiono decisi a riconfermare la rinuncia al denaro e rinnovano l’appuntamento con il Restitution day, che vede anche questo mese detrarre il 70% dello stipendio dalla busta paga dei quindici parlamentari del Movimento 5 Stelle, decisi a trattenere soltanto 2.500 euro, più i rimborsi spese.

Nelle casse dell’Assemblea Regionale in questi giorni sono rientrati 76.683 euro, cui si aggiungono circa 62 mila euro che sarebbero entrati a gennaio nelle tasche dei deputati. La somma a cui hanno rinunciato è attualmente “parcheggiati” nel conto corrente generale dell’Ars e confluiranno successivamente alla Regione, quando sarà approvata la legge di stabilità. Già è chiaro a tutti i componenti del gruppo la destinazione della somma: il progetto mira a finanziare un'iniziativa di microcredito destinato alle piccole imprese con non più di dieci dipendenti, uno dei punti saldi, questo, del manifesto del Movimento.

L’azione di rinuncia, tra le più eclatanti mai avvenute in Italia, non si limita al solo gruppo parlamentare: «Presseremo perché si voti al più presto il disegno di legge che prevede un tetto agli stipendi di tutti i parlamentari», dichiara il capogruppo Giancarlo Cancelleri. È stato infatti presentato all’Ars il 31 dicembre scorso, un disegno di legge per la riduzione dei costi della politica che mira a sganciare l’equiparazione degli stipendi dei deputati dell’Ars da quelli del Parlamento nazionale. Se il decreto dovesse essere approvato presenteremo al Consiglio di presidenza la nostra proposta che prevede retribuzioni di 5.000 euro lorde a deputato, più un budget per le spese da rendicontare».

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