TEATRO
Il "Nabucco" di Verdi allestito al Teatro Massimo
L’opera che verrà interpretata da alcune delle voci più note del panorama verdiano di oggi porterà in scena alcuni dei passi corali più famosi della lirica italiana
La Stagione 2010 del Teatro Massimo di Palermo anche per quest’anno propone al pubblico sia opere che balletti dei grandi compositori italiani e internazionali, garantendo una stagione promettente e densa di appuntamenti dall’importanza storica e dal valore artistico e musicale (per informazioni su tutti gli appuntamenti è possibile, per chi non lo avesse già fatto scaricare Balarm magazine n° 13 su www.balarm.it/magazine). Una nuova produzione che coincide con il 150° anniversario dell’Unità d’Italia e che per il Teatro Massimo corrisponde anche a un nuovo allestimento: "Nabucco" è l’opera scelta per inaugurare il 2010, che sarà in scena da venerdì 22 a domenica 31 gennaio.
Il dramma lirico, poco eseguito a Palermo, segna il ritorno della terza opera lirica di Giuseppe Verdi, assumendo anche un significato di rinascita per il teatro. «Il mio progetto punta ad evidenziare la spiritualità di ''Nabucco'', un'opera che non è solo la storia di un popolo oppresso, come spesso ci si limita a considerarla, ma mette in scena un percorso di conversione che tocca un po' tutti i personaggi: da Fenena a Nabucco alla stessa Abigaille. E con lo scenografo Alessandro Camera e la costumista di Carla Ricotti abbiamo ideato un allestimento che identifica i due diversi mondi, Gerusalemme e Babilonia, attraverso le rispettive scritture e due colori fortemente distinti, il blu per gli ebrei e il rosso per i babilonesi» dichiara Saverio Marconi a cui è stata affidata la regia del componimento. La sua sarà infatti una lettura che ha come riferimento principale le Sacre Scritture, così come lo sono state nel 1842 per Verdi e Solera che le citano più volte nel libretto dell'opera.
É per questo che Nabucco è considerata un’opera risorgimentale poiché venne interpretata dal pubblico a loro immagine e somiglianza storica, riconoscendosi nella condizione politica degli ebrei, immedesimandosi nella loro sottomissione con quella che invece gli italiani a suo tempo vivevano con la dominazione austriaca, facendo diventare Giuseppe Verdi un punto di riferimento per i patrioti italiani che suggerirono che Va' Pensiero avrebbe potuto diventare l'inno nazionale. «Nabucco nacque sotto una stella favorevole, giacché anche tutto ciò che poteva riuscire a male contribuì invece in senso favorevole», affermava Giuseppe Verdi dell’opera che lo ha consacrato al pubblico. Il costo dei biglietti che va dai 15 ai 125 euro sono acquistabili al botteghino del teatro (dal martedì alla domenica ore 10-15; 091.6053580, biglietteria@teatromassimo.it). Per ulteriori informazioni sugli orari dello spettacolo si può visitare il sul sito www.teatromassimo.it .
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