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Chiara Amarù, il mezzosoprano della new generation
La siciliana Chiara Amarù, mezzosoprano rossiniano, è stata premiata al Teatro Comunale di Bologna con il premio "new generation" per l'Oscar della Lirica 2013
D'altronde, la sua strada sembrava quasi tracciata. Sin da bambina, infatti, ha respirato in famiglia l'amore per la musica, così come le hanno insegnato mamma e papà, musicisti di professione. Da lì, in un climax professionale, perfeziona il suo canto, grazie ad una spiccata dote naturale ma anche ad uno studio attento e meticoloso. Era ancora un “soldo di cacio” quando iniziò a cantare nel coro delle voci bianche del Teatro Massimo. Si diploma al conservatorio, ma è a Bologna che arriva la svolta per la sua vita.
Seguita nel percorso canoro dai maestri Mirella Freni e Sergio Bertocchi, affina la tecnica delle sette note musicali, fino a quando, a seguito di un'audizione alla "Scuola dell'Opera Italiana" di Bologna, viene scelta per debuttare al Teatro Comunale della stessa città. E da lì, una strada in salita, fatta di sogni realizzati e duro lavoro. Sarà a Pesaro per “La donna del lago”, a Palermo interpreterà Rosina ne “Il barbiere di Siviglia” e a Treviso, vestirà nuovamente i panni di Cenerentola, tutte opere del maestro Rossini.
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