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Car sharing: l'Ersu sceglie di puntare sull'ecosostenibile

L'Ersu ha deliberato di non procedere all'acquisto o al noleggio di mezzi aziendali, preferendo optare per il car sharing Amat: così, dà il buon esempio a studenti ed enti

  • 25 aprile 2016

L'esperimento del car sharing di Amat a Palermo sta avendo ottimi esiti: fin dai primi mesi, sono stati numerosi gli abbonamenti e il Comune ha deciso di provvedere all'immediato acquisto di nuove autovetture disponibili per il servizio.

Rendere Palermo più "green" quindi si può, ancor di più se a portare il buon esempio sono le istituzioni e gli enti che operano sul territorio. Uno tra tutti è quello dell'Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario (Ersu) che ha deliberato di non procedere all'acquisto o al noleggio di mezzi aziendali, preferendo optare per il car sharing.

Obiettivo principale, oltre all'abbattimento dei costi, è quello di stimolare i giovani universitari a utilizzare mezzi pubblici e mezzi condivisi per favorire una maggiore eco-sostenibilità.

Ottenere buone risposte da parte degli studenti non dovrebbe essere poi così difficile, anche in ragione del fatto che proprio l'ateneo palermitano è provvisto anche di un parcheggio per il car sharing.

L'Ersu, ente composto attualmente da rappresentanti dei docenti, dei ricercatori e degli studenti, eroga servizi e benefici agli studenti universitari che frequentano le università, le accademie delle belle arti e i conservatori di musica della Sicilia occidentale.

L'iniziativa dell'Ersu rientra nell'azione di spending review e vuole rappresentare un segnale di attenzione verso le istituzioni che operano sul territorio.

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