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All’ex cinema Edison il Neorealismo ritrovato

  • 22 maggio 2006

L’associazione culturale “Universando” della facoltà di Giurisprudenza di Palermo conferma la sua attenzione verso i capisaldi del cinema italiano. Dopo l’iniziativa dello scorso anno, dedicata a Pier Paolo Pasolini in occasione del trentennale della sua scomparsa, adesso è la volta del Neorealismo. La rassegna, dal titolo “L’esperienza neorealista nel cinema italiano”, per alcuni giorni accompagnerà gli spettatori alla scoperta e alla riscoperta dei capolavori che hanno segnato il movimento attraverso una serie di proiezioni presso il complesso didattico Bernardo Albanese (ex cinema Edison) di piazza Napoleone Colajanni a Palermo (rione Albergheria).

«La manifestazione - spiega Marco Spitalieri, responsabile del progetto e direttore della rassegna - si prefigge lo scopo di far conoscere a tutti gli studenti dell’Ateneo pellicole d’inestimabile valore artistico e storico che hanno reso il cinema italiano unico nel mondo». Per celebrare il Neorealismo sono stati scelti due dei suoi autori più rappresentativi: Roberto Rossellini e Vittorio de Sica. Inaugurano la cinerassegna tre appuntamenti dedicati a Vittorio De Sica: “Sciuscià”, Oscar per il miglior film straniero, in cui lo sguardo si posa sull’innocenza dei bambini con incredibile delicatezza (lunedì 22 maggio ore 21); “Umberto D”, delicato apologo sulla solitudine e la miseria della vecchiaia che il governo di allora non gradì (mercoledì 24 maggio ore 21) e il famosissimo “Ladri di Biciclette”, osannato in tutto il mondo e ispirazione per innumerevoli cineasti (lunedì 29 maggio ore 21).

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A Rossellini, di cui fra l’altro è appena ricorso il centenario della nascita, è affidata invece la chiusura attraverso due delle sue opere più celebri: “Roma Città Aperta” (mercoledì 31 maggio ore 21), forse il più alto esempio di cinema della Resistenza, consacrato alla storia dall’indimenticabile interpretazione di Anna Magnani e “Paisà” (giovedì 1 giugno ore 21) una silloge in sei episodi sulla Seconda guerra mondiale in Italia, considerato da molti il manifesto più puro del Neorealismo. Una corrente, quella neorealista, d’importanza capitale: in pratica tutto il cinema cosiddetto moderno viene da lì. Senza l’impulso a tradire le classiche convenzioni cinematografiche fondate sulla finzione e la ricostruzione in studio non ci sarebbe stata la “Nouvelle vague”, e senza il movimento degli autori francesi ribelli non avremmo avuto le varie correnti del “nuovo cinema” sbocciate, con propositi di denuncia sociale e di rinnovamento politico, tra gli anni sessanta e settanta in tutti i continenti, dal “New cinema britannico” al “Cinema novo brasiliano”.

Strascichi di Neorealismo sopravvivono fino ai giorni nostri nei luoghi e nelle realtà culturali più diverse e impensate: dalle citazioni post-moderne di Martin Scorsese (un grande cultore del movimento: vivamente consigliato il suo documentario “Il mio Viaggio in Italia”), ai riferimenti ben più espliciti del cinema iraniano o del “Dogma 95”. Queste poche annotazioni per dire che ogni cinefilo che si rispetti non dovrebbe trascurare un contributo così rilevante alla storia del cinema. Ma tutti gli altri? I film del Neorealismo sono opere universali che trascendono il ritratto documentario della realtà del Dopoguerra per toccare il cuore degli spettatori d’ogni tempo. Storie di povertà, di disperazione, ma anche di grandissima umanità e dignità, oggi più attuali che mai. L’ingresso è gratuito e aperto a tutti gli studenti dell’Ateneo di Palermo. Al termine della manifestazione sarà rilasciato un attestato di partecipazione a coloro che avranno seguito interamente la rassegna. Per maggiori informazioni: www.universando.it.

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