AMBIENTE
Alberi monumentali e dove trovarli in Sicilia: anche quelli "dimenticati" dal censimento
Ormai si sa, anche la Sicilia vanta i suoi Monumenti della Natura censiti dal corpo forestale nell'elenco di alberi di "notevole interesse": un itinerario tra arbusti eccezionali
Il Ficus Magnolia di villa Malfitano a Palermo
Da allora la ricerca non si è mai più interrotta e ha portato a raccogliere oltre 22mila segnalazioni da parte di rilevatori qualificati, che sul terreno hanno riconosciuto almeno 1.255 alberi di maggiore interesse ambientale e culturale e 150 di “eccezionale valore storico e monumentale”.
Monumenti della natura insomma, scelti per la loro veneranda età, per essere stati testimoni di importanti periodi storici o ancora per essere legati alla vita di uomini illustri e personaggi religiosi.
A distanza di circa 30 anni, la legge n.10/2013 ha offerto l’opportunità di aggiornare questa lista con la creazione di un “Elenco nazionale degli alberi monumentali”, documento che ha visto la luce poche settimane fa.
La Sicilia è presente nell’elenco con 88 piante censite (circa il 4% del totale) di cui 37 si trovano nella provincia di Catania, 26 nella provincia di Palermo, 12 nella provincia di Ragusa e 13 nella provincia di Siracusa.
Salta all’occhio la totale assenza della provincia di Messina, un dato piuttosto controverso vista la nota presenza di numerosi alberi monumentali, le cui caratteristiche certamente corrispondono alle linee guida con cui è stato realizzato questo elenco.
Non è chiaro, infatti, se le piante del censimento 1982 entreranno a far parte del più recente elenco in un secondo momento. In questa prima versione, inoltre, mancano non solo numerosi esemplari del messinese (per esempio gli aceri montani di Monte Soro, Tassita e Lenza Monica, o il carpino nero della Tassita), ma anche e soprattutto alcuni degli alberi monumentali più importanti della Sicilia che si trovano sulle Madonie: su tutti, gli agrifogli di Piano Pomo (nel 1982 ritenuti esemplari di eccezionale valore storico o monumentale), le querce di Piano Sempria e l’Abete delle Madonie (o dei Nebrodi).
Tralasciando le polemiche, il nuovo elenco vanta comunque una serie di importanti novità soprattutto per la città di Palermo. Diventa a tutti gli effetti un albero monumentale nazionale il Ficus macrophylla (ficus magnolioide) di via Notarbartolo, meglio noto come “Albero Falcone”, l’esemplare che ‘ha vegliato’ sulla casa del giudice Giovanni Falcone e che dal 1992 è diventato un vero e proprio simbolo della lotta a tutte le mafie.
L’elenco annovera anche il cosiddetto “cipresso di San Benedetto” di Santa Maria di Gesù, un albero meraviglioso che svetta solitario a circa 200 metri di altezza sul Monte Grifone. Secondo la tradizione, l’albero sarebbe nato direttamente dal bastone che San Benedetto il Moro usava come sostegno per camminare e che avrebbe infisso nel terreno proprio in quel punto, dove si ritirava a pregare.
L’albero dovrebbe avere circa 500 anni e cresce accanto ad una piccola cappella, costruita nel ricordo dell’eremitaggio del Santo. Diventano monumentali inoltre diversi alberi dei giardini palermitani di Villa Malfitano Whitaker, Villa Giulia, Villa Trabia alle Terre Rosse, del Giardino Inglese e di Villa Bonanno.
Oltre al famoso esemplare di Piazza Marina e ad alcuni nuovi alberi presenti nei suddetti giardini, entrano a far parte dell’elenco nazionale due ficus magnolioide: il ficus di Palazzo Pantelleria (circonferenza del fusto di circa 10 metri e altezza complessiva di 17 metri) ed un esemplare presente allo ZEN (via Sandro Pertini, 170; circonferenza 34 metri e 25 metri di altezza).
Al momento, mancano dall’elenco i ficus dell’Orto Botanico (presenti comunque nel censimento del 1982). Nell’attesa che venga chiarita questa situazione, l’elenco (scaricabile qui) rappresenta uno strumento utile per diffondere la conoscenza del nostro patrimonio naturale e culturale. Speriamo di riuscirne a fare buon uso.
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