TEATRO
“Agata”: due destini scritti nello stesso nome
Il destino scritto in un solo nome, Agata, che unisce due donne: madre e figlia sconvolte da una vicenda di squallore e sesso che le spinge a parlare ed analizzare ogni cosa, senza mai incontrarsi né fisicamente né spiritualmente. È l’incontro di due monologhi, “Agata”, il testo teatrale di quasi un’ora scritto, diretto ed interpretato da Maria Teresa De Sanctis che andrà in scena alle 21.30 del 17 aprile, alle 19 di domenica 18 ed alle 21.30 del 19 aprile ai Candelai (nell’omonima via) di Palermo. «E’ una storia che ho scritto l’anno scorso prendendo spunto da un fatto di cronaca orrendo che avevo letto su un giornale - racconta la regista che ha alle spalle diverse esperienze teatrali e lo spettacolo “Anime belle” presentato a palazzo Pantelleria per UrbanZonaArte - Una donna, una certa Iolanda dello Zen aveva messo in palio la figlia e un vassoio di cannoli per non so che gara. Mi è balenata allora l’idea di analizzare i sentimenti più oscuri della maternità».
Accanto al flash sul mondo della cronaca fatta di orrori quotidiani consumati tra le mura domestiche, il testo teatrale affonda radici profonde fino a toccare il mito della leggenda di Demetra e Kore, la fanciulla che viene rapita da Ade, il re degli inferi. Lasciata Palermo, la prossima tappa per “Agata” sarà Roma, dove dal 7 al 9 maggio, lo spettacolo parteciperà in versione ridotta alla rassegna “Schegge d’autore”, dedicata ai corti teatrali ed organizzata dal Sindacato nazionale autori drammatici (Snad). «Per la rassegna abbiamo sforbiciato una ventina di minuti di testo – continua Maria Teresa De Sanctis – come quando abbiamo debuttato con lo spettacolo al Ditirammu, ma la versione definitiva è quella che proponiamo ai Candelai. Mi dispiace che mia sorella Donatella si sia fatta male e non possa danzare. L’elemento del ballo, infatti, per me è fondamentale come elemento narrativo a tutti gli effetti». Le musiche sono di David Darling, le scene ed i costumi della stessa Maria Teresa De Sanctis. L’ingresso costa 6 euro, ma è gratuito per i soci dei Candelai.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI
-
ITINERARI E LUOGHI
La chiamano Tahiti ma si trova in Sicilia: un paradiso di acque rosa e tramonti pazzeschi