DIARI DI VIAGGIO
La prima volta in Sicilia: il diario di viaggio di due (super organizzati) milanesi in vacanza
Un itinerario di viaggio preciso e ben studiato e una macchina fotografica per documentare il loro tour: 16 notti e 17 giorni per Silvia e Davide in una Sicilia autentica
I due ragazzi di Milano Silvia Pessina e Davide Abbatino
Un itinerario di viaggio preciso e ben studiato (da buoni milanesi super organizzati), e una macchina fotografica digitale per documentare il loro tour isolano. In 16 notti e 17 giorni Silvia e Davide raccontano di aver respirato in Sicilia "un’aria positiva" e di aver vissuto questa terra come "un’isola genuina, vera e sincera, che mostra di avere un’anima sensibile e un gran carattere".
Partiti il 26 Luglio da Milano Malpensa, e atterrati a Catania, questo è stato il loro itinerario: «Abbiamo organizzato il viaggio in totale autonomia, abbiamo tenuto conto di consigli chiesti sulla pagina social "Sicilia il meglio" e da amici, a tratti ci siamo affidati, a tratti abbiamo scelto a sensazione» dice Silvia.
«Prima di partire non vedevamo l’ora di visitare in particolare alcuni luoghi e tra questi c’era l’Etna, che non ha deluso le nostre aspettative - continua - Abbiamo preso la funivia e il bus fuoristrada e siamo arrivati a 2.900mt, sotto di noi c’era il cratere principale in eruzione, camminare e toccare la lava è stato qualcosa di sensazionale, una tra le esperienze più suggestive di sempre».
Sono seguite poi Noto, Vendicari, nella spiaggia Cala Mosche, e Marzamemi. È toccato poi a Siracusa e a Ortigia. «L’isola di Ortigia è splendida dove di sera abbiamo mangiato le migliori bavette ai sette scogli di sempre. Poi abbiamo visitato il teatro greco e quello che ci ha impressionato di più è stato sicuramente l’orecchio di Dionisio e la sua macabra storia».
Lasciata la zona di Noto, hanno proseguito verso Marsala. «Uno tra i ricordi più belli della vacanza, siamo entrati nella salina dismessa e lì abbiamo trovato quelle magnifiche vasche rosse, finalmente, non vedevamo l’ora». Poi sono salpati verso Favignana, per proseguire poi con dei piccoli pit stop ad Erice, Trapani, Mazara del Vallo e San Vito Lo Capo.
«La nostra ultima tappa è stata infine Palermo, la grande Palermo, dove io ero già stata – dice Silvia – ma Davide no. Mi ero portata a casa un ricordo, e me ne sono portata a casa un altro ancora».
«Abbiamo captato sulla nostra pelle semplicità, genuinità, storia, ci siamo avventurati nei quartieri meno centrali e lì abbiamo respirato forse la vera essenza di Palermo. Ci siamo persi tra i mercati, Ballarò e il Capo, tra i tanti monumenti, e ci siamo soffermati sulla maestosità del Teatro Massimo».
«Stesso discorso per la Vucciria: colori, profumi, vociare, motorini, e per un attimo è come se fossimo tornati in Marocco».
«Dopo ben 16 giorni di tour, l’ultimo giorno quello del nostro rientro, la Sicilia ci ha infine salutato con un bellissimo tramonto dall’aeroporto di Palermo, ci ha forse ringraziato così?».
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