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La pasta con i "vruoccoli arriminati" finisce sul Guardian: la ricetta conquista gli inglesi

La "pasta with reshuffled cauliflower" ottiene un posto di primo piano anche all'estero, conquistando i palati dei britannici, affascinati da questo delizioso primo

Balarm
La redazione
  • 31 gennaio 2023

Pasta con i "vruoccoli arriminati" (foto di Cookpad)

Un piatto siciliano semplice ma gustoso, conquista i palati britannici. Il primo piatto della tradizione culinaria palermitana finisce infatti sulle pagine del The Guardian, protagonista di un pezzo firmato da Rachel Roddy.

La cucina siciliana con la pasta con i vruoccoli arriminati torna quindi a far parlare di sé all'estero, grazie a una delle sue ricette più saporite, presentata al pubblico internazionale come un ottimo primo piatto.

La Roddy racconta che l'estate scorsa si trovava a Gela quando ha incrociato un camion, con il retro scoperto, che era pieno di cavolfiori. La giornalista è rimasta colpita da quell'immagine: c'erano ortaggi di colore verde, viola elettrico e bianchi. Non è difficile nè raro per i siciliani assistere a una scena simile. Il più delle volte non faremmo nemmeno caso a ciò che invece ha attirato la sua attenzione.

Quell’immagine e il camion incontrato sulla strada «è ancora la prima cosa che mi viene in mente quando raccolgo un cavolfiore», scrive Roddy.
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Oltre che dalla bontà del piatto è il significato delle parole che sembra rapire Roddy in siciliano è, più precisamente, in palermitano, il nome del piatto è pasta con i "vruócculi arriminati". Nessuno in Sicilia, e tantomeno a Palermo, infatti "osa" chiamarli "cavolfiori".

Sulla rivista poi viene pubblicata anche la ricetta con ingredienti e procedimento. Eccola,


LA RICETTA

Ingredienti
Cavolfiore, 1 grande; Olio extravergine d’oliva, 6 cucchiai; Cipolla, sbucciata e affettata, 1; Filetti di acciughe, 4-6; Zafferano in pistilli, 5; Pasta, 400 g (bucatini, mezze maniche, fusilli); Pangrattato, 50 g; Scaglie di mandorle o pinoli, 30 g (facoltativi), 30 g di uva passa.

Procedimento
Mondate e spezzettate il cavolfiore in cimette grandi. Cuocete in acqua bollente e salata e poi toglietelo dall’acqua e mettetelo da parte, avendo cura di tenere di lato l’acqua di cottura.

Prendete una padella capiente e scaldate olio, cipolla e sale, mescolando fino a fare ammorbidire la cipolla. Unite le acciughe, l'uva passa, le mandorle o i pinoli e cuocete ancora per circa un minuto.

Aggiungete il cavolfiore, mescolate e unite due mestoli di acqua di cottura precedentemente messa da parte. Fate sobbollire per cinque minuti.

Sciogliete lo zafferano in un po’ d'acqua dove avete cucinato il cavolfiore e aggiungetelo all’ultimo minuto: mescolate per fare diventare il composto morbido, da consistenza cremosa.

Riportate a ebollizione l’acqua del cavolfiore e cuocete la pasta al dente.

Nel frattempo, preparate la "muddica atturrata": in un padellino, tostate il pangrattato con olio e un pizzico di sale, fino a farlo diventare dorato e profumato.

Rimettete sul fuoco a scaldare il composto con il cavolfiore, allungando con poca acqua di cottura della pasta se vi sembra troppo asciutto. Quando la pasta è al dente, scolatela direttamente nella padella del cavolfiore. "Arriminate", cioè mescolate, in modo che tutto si amalgami molto bene.

Impiattate e accompagnate il piatto con abbondante pangrattato abbrustolito.
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