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La Luna Nera alla fine di agosto: come nasce la magica leggenda astronomica di Lilith

Quello della Luna nera è un fenomeno raro e interessante ma non si tratta di un cattivo presagio: nella cartomanzia e nell'astrologia indica uno dei due fuochi dell'orbita lunare

Balarm
La redazione
  • 20 agosto 2019

Agosto 2019 ci porta la "Luna Nera": un fenomeno raro e affascinante: una leggenda che risale ai Pitagorici e che considerava originariamente la Luna nera (Lilith) una sorta di anti-Terra, invisibile dal pianeta terrestre.

La Luna protagonista alla fine di agosto è invece parecchio luminosa, il 30 sorge la seconda Luna Nuova del mese che viene soprannominata Luna Nera, o Black Moon ma che non porta con sé alcun cattivo presagio: ogni mese si conta una Luna Piena e una Luna Nuova, ogni tanto può capitare che si verifichi una seconda Luna Piena nello stesso mese, che viene soprannominata Luna Blu, o Blue Moon, oppure una seconda Luna Nuova, che viene chiamata, appunto Luna Nera (si tenga a mente che si tratta di termini “folkloristici”, non sono utilizzati in ambito astronomico).

Di conseguenza, la Luna Nera e il perigeo coincideranno: si tratterà di una Superluna quindi, che essendo in fase di novilunio è certamente più difficile da apprezzare, ma comunque un evento molto raro e affascinante.
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Il termine Superluna, coniato dall'astrologo Richard Nolle, indica dal punto di vista scientifico semplicemente il perigeo lunare.

Nolle ha definito la Superluna un "novilunio o plenilunio che si verifica quando la Luna si trova al o vicino (entro il 90% del) punto di minima distanza dalla Terra in una data orbita" (cioè a 361.836 km di distanza) sicché, in base a questa definizione, si verificano tra 4 e 6 Superlune ogni anno in media.

Nella tradizione esoterica e cabalistica passò a designare un piccolo corpo celeste, compagno della Luna, che sarebbe stato effettivamente individuato nel 1618 dall'astronomo emiliano Riccioli, e successivamente da Cassini e Alischer. In seguito si sarebbero avuti altri avvistamenti di questa seconda luna terrestre, l'ultimo dei quali nel 1898 da parte di Georg Waltemath, astronomo di Amburgo.

Rifacendosi a Waltemath, il teosofo cabalista Sepharial nel 1918 fu il primo astrologo ad utilizzare questo ipotetico satellite nei suoi calcoli, chiamandolo "Luna Nera" per la sua simbologia oscura, e perché esso avrebbe avuto a suo dire una superficie totalmente nera da risultare praticamente invisibile per la maggior parte del tempo.

Gli attribuì un moto uniforme di 3° al giorno e lo rinominò Lilith, cioè col nome della prima moglie leggendaria di Adamo, precedente a Eva. Figura medievale citata nello Zohar, Lilith era tornata in voga nella letteratura esoterica tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del XX secolo.

Da allora tuttavia non è stato mai più segnalato dagli astronomi un astro errante con simili caratteristiche. La Luna Nera, chiamata quindi anche Lilith, nella cartomanzia e nell'astrologia è identificata da Dom Neroman (negli anni Trenta) come uno dei due fuochi dell'orbita lunare, l'altro dei quali è occupato dalla Terra.

Da allora cominciò ad apparire sempre più nei temi astrali, venendo trattata astrologicamente come un pianeta, anche se non corrisponde a un vero corpo celeste: la presenza di un astro materiale in quella regione di spazio contraddirebbe d'altronde le leggi di Keplero.

Si tratta quindi di un punto vuoto che rispetto alla Terra si muove seguendo la precessione absidale dell'orbita lunare impiegando 3231,50 giorni (quasi 9 anni) per girare attorno alla sfera celeste, e attraversando così in questo periodo tutti i segni dello zodiaco. Esso percorre in realtà 3 gradi ogni giorno lunare, cioè all'incirca in 28 giorni terrestri.

Anticamente Lilith era in realtà il nome dato a un secondo satellite naturale della Terra oltre alla Luna, quello che gli antichi egizichiamavano Nefti. Nella storia dell'astrologia occidentale ha assunto però lo stesso significato simbolico della Luna Nera, relativo al potere inconscio e ribelle dell'emancipazione femminile, sicché le due entità hanno finito per essere identificate.

Se la Luna percorresse un’orbita perfettamente circolare attorno alla Terra, la sua distanza dal nostro pianeta sarebbe costante, come anche il diametro apparente della Luna.

Dato che però la Luna percorre un’orbita ellittica, ne consegue che non si troverà sempre alla stessa distanza dalla Terra, ma ad una distanza variabile tra un valore minimo (perigeo) a circa 356.410 km, ed un valore massimo (apogeo) a circa 406.740 km. All’apogeo la Luna appare leggermente più piccola rispetto a quando si trova al perigeo.

La differenza tra i punti di massimo e minimo è di circa 50mila chilometri, abbastanza per farla apparire in media del 14% più grande e del 30% più luminosa al perigeo.

Si tratta di un normale fenomeno dovuto al fatto che la Luna si trova alla minima distanza dalla Terra, un fenomeno ciclico e non raro ma comunque suggestivo.
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