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Fu una delle prime docenti universitarie: Carmelina Naselli, una vita per la Sicilia

Donna di straordinaria fama, fu una delle intellettuali più attive e brillanti del capoluogo etneo. Oggi i cittadini la ricordano per le sue pregevoli iniziative culturali

  • 8 marzo 2023

Università di Catania

Nata a Catania il 4 novembre 1894, Carmelina Naselli fu una delle intellettuali più attive e brillanti del capoluogo etneo. Amante della conoscenza, ha dedicato la propria vita a diffondere la cultura con mirabile abnegazione.

Dotata di grande ingegno, la studiosa compose un nutrito corpus di opere a sfondo storico-locale. Le più illustri afferiscono al martirio di Sant’Agata, alle ninnananne siciliane e alle usanze inerenti al lutto in Sicilia.

Ad ogni modo, Carmelina si suole rammentarla per essere stata una delle primissime insegnanti universitarie e insegnò nella Facoltà di Lettere di Catania. Nel 1919, infatti, conseguì il titolo di laurea in Lettere con il massimo dei voti, ricevendo persino il riconoscimento della dignità di stampa.

La sua tesi, attinente ad un argomento di Letteratura italiana, ha destato l’ammirazione dell’intera commissione esaminatrice. Di lì a poco, in virtù del proprio talento, ottenne una borsa di studio che le consentì di accedere all'"Istituto di Studi Superiori di Firenze".
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Fu così che, in circa due anni, acquisì il Diploma di perfezionamento in "Letteratura Italiana" e l’abilitazione all’insegnamento. La sua formazione e carriera furono, altresì, supportate da Achille Pellizzeri, politico e docente di grande notorietà, e Guido Mazzoni, letterato molto apprezzato e stimato.

Non passa in secondo piano il poderoso contributo di Luigi Sorrento, professore di filologia romanza, che la incentivò a perseguire gli studi concernenti le tradizioni locali. Al termine del percorso formativo intrapreso a Firenze, Carmelina rientrò nella città di origine e , con grande passione, si impegnò a trasmettere il proprio sapere ai giovani.

A tal proposito, Laura Branciforte, autrice del volume "Le donne nell'Università di Catania", racconta che Carmelina vinse il concorso a cattedra divenendo ordinaria negli "Istituti Superiori". Nel 1936, invece, esercitò la libera docenza in "Letteratura Italiana".

Secondo quanto riportato dalle fonti, sappiamo pure che ricoprì un ruolo determinante nella promozione di mostre, conferenze, convegni e molteplici eventi culturali.

Nel novero dei suoi interessi, rientravano anche la narrazione dei costumi folcloristici e l'approfondimento storico-culturale delle istituzioni relative al territorio. A partire dal 1940, ricaviamo notizia che la letterata maturò diverse esperienze all’interno dell’ambito accademico.

Nel 1944, si tramanda che prese i voti di terziaria domenicana venendo nominata priora provinciale del "Terz’ordine domenicano femminile" e, in contemporanea, Presidente del comitato catanese della "Società Nazionale Dante Alighieri”. Ulteriori conferme, riguardano la sua designazione a Presidente della "Società di Storia Patria per la Sicilia orientale” e l’elevazione al grado di direttrice della rivista "L'archivio storico per la Sicilia orientale".

Nel 1965, dopo numerosi successi professionali, lasciò definitivamente il proprio incarico di docente. Al medesimo periodo, risale pure la fondazione e organizzazione dell'"Istituto di Storia delle tradizioni popolari". Il progetto, ideato e realizzato da lei stessa, fu particolarmente apprezzato e condiviso dalla collettività.

Per di più, fu scelta per insegnare la disciplina "Storia delle tradizioni popolari" che, fino a quel momento, era un privilegio assai raro.

Donna di straordinaria fama, i cittadini la ricordano per le pregevoli iniziative culturali di cui è stata fervida promotrice.
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