ITINERARI E LUOGHI

HomeNewsCulturaItinerari e luoghi

È uno dei luoghi più affascinanti della Sicilia: dov'è il Conventino Chiaramontano

All’interno tra le pareti di tufo risaltano invece le volte a crociera, i capitelli intagliati e un maestoso sarcofago risalente al XVII secolo. Un altro posto da non perdere

Erminia Zaffuto
Assistente all'autonomia e alla Comunicazione a scuola
  • 11 marzo 2025

Il conventino chiaramontano

Le Fabbriche Fondazione Orestiadi sono un luogo di ritrovo e di confronto culturale situate nel cuore della vecchia Girgenti. Inaugurate il 7 dicembre 2023, si trovano nell’antico complesso edificato nel XIV secolo da Federico Chiaramonte e sono nate grazie alla collaborazione tra la Fondazione Orestiadi di Gibellina e l’Ente Parco Archeologico della Valle dei Templi.

Sono costituite da due spazi espostivi: il museo e il conventino, quest’ultimo oltre ad essere un nuovo spazio culturale per la città, rappresenta anche un luogo che finalmente i cittadini hanno a disposizione.

Il conventino chiaramontano infatti, che fa parte del più antico e ampio complesso francescano, prima di essere affidato alle Fabbriche, era accessibile solo quando, sporadicamente, vi erano delle iniziative e delle visite guidate.

A seguito di un accordo formale però, con il parroco della Basilica dell’Immacolata e con la Diocesi di Agrigento e a cui faceva seguito un protocollo d’intesa stilato con il MUDIA (Museo Diocesano Agrigento), le Fabbriche hanno assunto la gestione del luogo, permettendo così alla città di Agrigento non solo di avere uno spazio riaperto ma un’area in cui la cultura ne mette in mostra le caratteristiche e ne incrementa ulteriormente il valore.
Adv
Il conventino chiaramontano, annesso alla Basilica dell’Immacolata, è stato donato da Matteo Chiaramonte ai francescani, ed è il luogo dove prese i voti tra il 1391-1392 il beato Matteo Cimarra propagatore dell’ordine dei francescani in Sicilia e vescovo di Agrigento dal 1442 al 1445.

Oggi, il conventino è uno dei luoghi più affascinanti del centro storico di Agrigento, è costituito da un portale fiancheggiato da due bifore che incrementano notevolmente l’eleganza della facciata.

All’interno, tra le pareti di tufo risaltano invece le volte a crociera, i capitelli intagliati e un maestoso sarcofago risalente al XVII secolo.

Un luogo elegante, storico, un luogo nel quale si respira Agrigento grazie anche all’ampio atrio nel quale si può ammirare il colore del tufo da una parte e l’orizzonte che conduce verso il mare dall’altra, un luogo che rappresenta la cornice ideale nella quale si sono già svolte e continuano a svolgersi attività culturali che abbracciano svariati ambiti: dalle arti visive al cinema, dal teatro alla poesia, dalla filosofia alla musica.

Il direttore delle attività artistiche culturali, Beniamino Biondi, attraverso le varie rassegne organizzate, da quelle letterarie (Fabbriche di libri e Fabbriche Fest), a quelle cinematografiche, teatrali e ai concerti, si pone essenzialmente due obiettivi, il primo è quello di fare in modo che lo spazio culturale a disposizione dei cittadini sia frequentato da un pubblico ampio e diversificato, il secondo è quello di creare un pubblico nuovo, che "non sia costituito da spettatori passivi ma da persone che correggono, intervengono e declinano anche attraverso la loro presenza l’attività culturale dello spazio".

Attualmente è possibile visitare due mostre d’arte, gratuitamente, all’interno dei due spazi espositivi. All’interno del museo è presente la mostra “La Pietra di Damasco” di Michele Canzoneri che raccoglie un corpus di opere caratterizzate sia da sculture che da disegni, che l’artista ha realizzato durante il suo soggiorno in Siria nel 2003, invece all’interno del Conventino è possibile visitare la mostra fotografica "Virgo Fidelis, l’Arma dei Carabinieri e il culto della Madonna nel territorio di Agrigento" realizzate dal fotografo Massimo Palamenghi.

Visitare il luogo e i vari eventi, offre agli amanti della cultura la possibilità di accostarsi all’arte, innamorarsene e di essere non soltanto spettatori ma anche costruttori di idee all’interno di un contesto in continuo movimento.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÚ LETTI