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Due nuovi asili nido comunali a Palermo: i progetti (e i soldi) ci sono, cosa si aspetta

C’è una zona in città che non può più aspettare poiché ormai da anni si trova in un totale stato di abbandono e degrado. Facciamo il punto sulla situazione degli asili

  • 12 aprile 2024

Parola d’ordine, ultimamente, a Palermo? Restyling e nuove strutture.

I progetti ci sono e (pure) i soldi. Quel che manca, a volte, è l’inizio dei lavori.

C’è una zona in città però che non può più aspettare poiché ormai da anni si trova in un totale stato di abbandono e degrado. Proprio qui sorgerà uno dei due nuovi asili nido comunali del capoluogo siciliano.

La zona a cui facciamo riferimento è quella tra viale Michelangelo e via Felice, piena di fitta vegetazione. Una struttura che (sulla carta) sarà all’avanguardia ed ecosostenibile. Proprio come la seconda.

Sì, perché, come detto, gli asili nido saranno due.

L’altra area interessata, infatti, è quella di via Laudicina. Le risorse economiche necessarie per la realizzazione delle strutture arrivano dalla partecipazione dell’Amministrazione comunale al bando "Avviso pubblico per la presentazione di proposte per la realizzazione di strutture da destinare ad asili nido e scuole di infanzia, da finanziare nell'ambito del PNNR".
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La zona scelta per la realizzazione del primo asilo si trova su un terreno confiscato e, attualmente, di proprietà comunale, nei pressi di viale Michelangelo e via Felice.

L'asilo nido ospiterà 40 bambini di età compresa tra 0 e 36 mesi. Al momento, l’area si trova in uno stato totale di abbandono ed è dominata da una fitta vegetazione, che verrà tolta e pulita a cura dell’amministrazione comunale, prima dell’inizio dei lavori, previsti entro la fine di quest’anno.

All'asilo si accederà da via Michelangelo. Attualmente, nell’area in questione è presente un muro prospiciente proprio su via Michelangelo, che è vincolato dal dipartimento dei Beni culturali e paesaggistici: in questo caso, nessun tipo di intervento lo intaccherà, di fatto salvaguardandolo.

All’interno, i servizi per l’infanzia saranno suddivisi in tre macro zone: quelle dedicate ai bambini di età compresa tra i 0-12 mesi; poi, le attività per i piccoli di 18-36 mesi, e, infine, ci saranno i locali riservati al personale e alle attività didattiche.

Come detto, però, il tutto dovrà strizzare l’occhio al "green". La struttura, infatti, sarà dotata di un impianto fotovoltaico per rendere autonomo l’edificio. Il secondo asilo nido comunale, invece, sorgerà in un’area libera tra via Laudicina e via N. la Rocca.

Stavolta, i fondi stanziati, grazie sempre al PNRR, sono di 762.603,69 euro, e i lavori sono stati già consegnati all’azienda che li eseguirà. Per intenderci, siamo nella II Circoscrizione all’interno dell’insediamento di edilizia economica e popolare PEEP 2 Sperone.

«L’individuazione e la scelta dell’area è strategica ed è stata fortemente determinata dalla volontà di rafforzare il programma organico di riqualificazione urbana già avviata dall’Amministrazione comunale di Palermo relativamente alla Costa Sud della città – si legge nei documenti dei Comune -.

Infatti, nella zona è presente la linea tramviaria che consentirà il collegamento veloce della periferia al centro città, la rimodulazione dell’Accordo di programma PRU ambito Sperone int. 2, all’interno del quale si prevede la riqualificazione di aree verdi, di alcuni edifici scolastici esistenti e di edifici comunali e sportivi e la realizzazione del programma Pon Metro che, in linea con gli obiettivi nazionali, li perseguirà in termini di mobilità sostenibile, efficientamento energetico ed inclusione sociale, attraverso azioni integrate che tendono a sopperire al degrado dell’area urbana non valorizzata in relazione alle sue vocazioni».

Anche in questo caso, la struttura sarà dotata di un impianto fotovoltaico. L’edificio, inoltre, garantirà la fruizione alle persone con mobilità ridotta nel pieno rispetto alla normativa vigente sull’abbattimento e il superamento delle barriere architettoniche.

Il nido d'infanzia si articola su più sezioni (piccoli, medi e grandi), in relazione alla capienza della struttura, all'età e al numero dei bambini iscritti. Ciascuna sezione comprenderà spazi destinati alle attività ludiche individuali e di gruppo, al soggiorno e al pranzo e, infine, al riposino dei più piccoli.

«Attraverso un lavoro di analisi e attenzione agli atti – spiega il consigliere del Comune di Palermo, Antonino Randazzo – abbiamo giocato un ruolo cruciale nel salvataggio di due finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la realizzazione di due asili nido comunali rispettivamente in via Laudicina e in viale Michelangelo».
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