SCUOLA E UNIVERSITÀ
Con più studenti e più vicina alle aziende: come cambia l'Unipa di Massimo Midiri
Il rettore dell'Ateneo spiega le novità dell'anno accademico 2023-2024: nuovi corsi di laurea, progetti di internazionalizzazione ed esperienze nel mondo del lavoro
Massimo Midiri, rettore dell'Università di Palermo
Un Ateneo che è anche un polo strategico per lo sviluppo della città, catalizzatore di idee e innovazione e che, con un'offerta formativa di qualità e progetti sempre più aperti al mondo delle imprese e all'estero, può contrastare la fuga dei cervelli e promuovere iniziative imprenditoriali nuove.
Sono gli obiettivi principali su cui il rettore dell'Università degli studi di palermo, Massimo Midiri ha incentrato tutte le attività e l'offerta formativa di Unipa per il nuovo anno accademico 2023-2024.
Una strategia d'azione che sembra proprio funzionare. A confermarlo sono i numeri: un aumento notevole di immatricolazioni.
Al momento si contano oltre mille iscritti in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E le iscrizioni sono ancora aperte. La stima è addirittura di un +30% di immatricolazioni per l'Ateneo, tra Palermo e i poli territoriali di Trapani, Agrigento e Caltanissetta.
Midiri sente forte la responsabilità e il ruolo dell'Ateneo nei confronti del futuro degli studenti. «Ritengo che la formazione debba sempre essere affiancata dall’attenzione al benessere dei nostri iscritti, per sostenerli nella loro crescita personale e professionale in ogni istante del percorso di studi - spiega - Abbiamo messo in atto numerosi investimenti che riguardano prima di tutto le persone e le loro esigenze».
Molto impegno si è speso nell'orientamento delle future matricole, già a partire da incontri che si sono svolti nei licei e negli istituti superiori per informare e comunicare direttamente con gli alunni.
«Durante lo scorso anno scolastico ho incontrato migliaia di studenti siciliani, dai licei agli istituti alberghieri, con l'obiettivo di far conoscere la realtà di Unipa e le opportunità che diamo loro, a partire dal sostegno nel pagamento di tasse e contributi, per garantire a tutti i giovani lo stesso diritto di formarsi».
In tal senso, sono ripartiti anche quest'anno i precorsi (gratuiti) sulle materie di base: si tratta di lezioni facoltative e gratuite di approfondimento per il rafforzamento delle conoscenze su materie propedeutiche per affrontare il primo anno dei corsi di studio.
Oltre 30 corsi, ognuno della durata di 25 ore. I primi ad iniziare sono stati quelli di disegno e matematica del dipartimento di Architettura. Tra gli altri corsi disponibili per i vari dipartimenti: matematica, chimica, diritto, economia, botanica, biologia, psicologia, latino, greco e tanti altri.
«L’obiettivo è introdurre i futuri studenti al metodo di insegnamento dell’università, facilitando il passaggio dalla scuola secondaria di secondo grado e aiutando a colmare il gap formativo tra le conoscenze già acquisite e le nozioni richieste dall’Ateneo, che talvolta può tradursi nell'abbandono o nel fuori corso dello studente», chiarisce Midiri.
La responsabilità di formare i giovani significa per Midiri offrire loro percorsi di studio spendibili (davvero) nel mondo del lavoro. Per farlo gli strumenti sono offerta formativa di qualità e innovativa, apertura al mondo delle imprese e internazionalizzazione.
Sono le tre stragegie d'azione che possiamo "leggere" in tutta l'offerta formativa di Unipa per il 2023-2024, che quest'anno segna il record di 18 nuovi corsi di laurea, fra triennale, magistrale e - cosa ancora più importante - nuove attivazioni nei tre Poli territoriali (In un nostro articolo tutti i dettagli sulle novità dell'offerta formativa 2023-2024).
«Abbiamo messo in campo percorsi di studio innovativi e attinenti alle richieste del mercato del lavoro attuale. Tra questi, quello di Scienze gastronomiche, che sta riscuotendo parecchio successo. Così pure, quello di Ingegneria robotica e Intelligenza artificiale o di Biodiversità, settore sui cui Unipa sta puntando molto essendo è sede di uno dei centri di eccellenza nazionale».
Sarà inoltre attivata la nuova laurea interamente telematica ad accesso libero in Digital Humanities per la cultura e l’industria. «Stiamo attivando anche formule ibride di insegnamento online, con il tutoraggio attivo dei docenti, per incentivare la partecipazione di studenti da altre parti d'Italia ma anche stranieri».
L'internazionalizzazione d'altronde è un'altra parola d'ordine di Unipa. Tra i nuovi corsi, dal prossimo anno accademico è attivo un corso di laurea magistrale interamente in lingua inglese in Spatial Planning e inizia a essere erogato anche il curriculum Economics nella laurea triennale in Economia e Finanza.
In totale sono 16 i corsi di laurea o curricula interamente in lingua straniera presenti nell’offerta didattica dell’Ateneo, quindici dei quali in lingua inglese e uno in lingua mista tedesco-inglese.
Unipa è sempre più proiettata verso l'Europa: sin dal 2019 all’Alleanza europea FORTHEM (Fostering Outreach into European Regions, Transnational Higher Education and Mobility), una delle reti universitarie finanziate dalla Commissione europea nell’ambito dell’azione "European Universities" del programma ERASMUS+, con l’obiettivo di formare studenti e cittadini autenticamente europei, multilingue e culturalmente aperti al mondo.
Oltre a Palermo, le università che costituiscono FORTHEM hanno sede a Dijon (Francia), Valencia (Spagna), Mainz (Germania), Riga (Lettonia), Opole (Polonia), Jyvaskyla (Finlandia), Adger (Norvegia) e Sibiu (Romania).
Il collegamento con il mondo del lavoro è una delle azioni che Midiri ha deciso di implementare sin dal suo insediamento alla guida dell'Ateneo palermitano. Non solo con tirocini e stage in impresa ma anche con precisi progetti che mirano a sostenere nuove realtà imprenditorali e start up.
«Palermo deve tornare a essere il centro del Mediterraneo nell'ottica della nuova economia, spinta da Paesi emergenti come quelli dell'Africa, in particolare del Maghreb, che vedono l'Italia come la naturale porta d'ingresso per l'Europa. E la città non può non sfruttare startegicamente la sua posizione geografica.
Per questo deve farsi trovare preparata e competitiva. La nostra Università si dimostra un polo strategico sia nella formazione di risorse professionali competenti e innovative sia nei progetti di ricerca. Chi si iscrive all’Università di Palermo sceglie un Ateneo centro nevralgico del Mediterraneo sempre più proiettato in Europa e nel mondo».
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