STORIA E TRADIZIONI
Col suo parco era il più esotico di Palermo: storia e segreti dell'Albergo delle Farfalle
Nato in quella che fu la dimora della famiglia inglese Ingham-Whitaker. Tra i suoi ospiti principi, re e grandi artisti come Wagner: ecco chi fu il suo fondatore

Il Grand Hotel Des Palmes in una foto storica
Fiory, nata a Palermo, vive a Roma da 50 anni dove ha conservato memorie, oggetti, racconti della storia della sua famiglia. Nel centenario della morte di Ragusa ha pubblicato il libro “l’Albergo delle Farfalle”, realizzato con l’Università di Palermo e la supervisione di illustri studiosi come il professore Attilio Carapezza.
Lei dice: «Desideravo scrivere la storia di Enrico che non ho conosciuto ma che mi è stato raccontato da mia nonna Giulia», figlia di Ragusa, che per tutta la vita ricorderà i saloni, il giardino, le feste, i balli.
Il libro è singolare con foto straordinarie, diviso in una prima parte di racconti “verosimili” costruiti sulle memorie dove c’è sempre l’imprenditore e un’altra storico-saggistica.
Fiory mi accoglie nella sua bellissima casa con simpatia. Sorrido pensando che le avevo proposto un incontro in un caffè, dimenticando il valore profondo che i siciliani tributano agli ospiti, retaggio di una cultura greca mai dimenticata.
Salvatore Ragusa, capostipite, nasce a Genova, anche se di origini siciliane; trasferitosi sull’Isola inizia l’attività di imprenditore alberghiero. Uomo di forte tempra e determinazione fondò e diresse dal 1844 l’Albergo Trinacria, "il miglior albergo della Sicilia", avviando il primo figlio Enrico a questa professione facendolo studiare a Berlino.
Nella scuola per “Hotelier”, rimase 6 anni acquisendo nozioni, conoscenze e lingue straniere. Salvatore definito come “calvinista” negli affari, si concederà come unico lusso una cappella al Cimitero di Santa Maria del Gesù accanto a quella dei Florio.
Enrico continuerà l‘attività, coinvolgendo in seguito anche i fratelli, ognuno di loro dirigerà un grande albergo tra Palermo, Agrigento e Catania. Ragusa entrerà nella storia della città con il Grand Hotel Des Palmes, in precedenza dimora della famiglia inglese Ingham-Whitaker in Via Mariano Stabile nella zona chiamata degli Orti Carella.
Nel libro è raccontato l’incontro con Milady Emily vedova di Ben Ingham junior. Ragusa comprenderà le enormi potenzialità dell’abitazione, l’ideale per realizzare il suo sogno: un albergo che riuscisse a coniugare il lusso e accoglienza di una dimora nobile, con saloni, arredi di velluto, cineserie, tende e damaschi, un parco ricco di piante esotiche, fiori e fontana. La realizzazione del sogno costò 20.000 sterline.
Enrico oltre che proprietario del Des Palmes fu un grande studioso entomologo la cui conoscenza e studio sarà riconosciuta a livello mondiale. Fondatore della Rivista “Il Naturalista Siciliano” e della Società dei Naturalisti Siciliani, ha un coleottero che porta il suo nome la Polyphilla Ragusae a cui è legato uno straordinario aneddoto riportato dallo scrittore Guy de Maupassant, suo grande amico.
Sposato con la nobildonna Lucia ebbe sei figlie, la consorte morirà a soli 27 anni. Il fascino di quest’uomo colpirà molti cuori, avrà in seguito altre relazioni e altri figli tra cui Enrico Junior. Uno di questi non sarà riconosciuto, la duchessa russa madre del bimbo, era sposata.
Numerosi gli ospiti dell’Hotel, come Wagner che in quelle stanze terminerà il Parsifal. Il maestro accolto con tutti gli onori si mostrerà una persona difficile con una personalità sopra le righe.
Incurante di tutto e tutti, suonava spesso di notte con non poco disagio degli ospiti. Inoltre considerando come propria abitazione la grande suite, chiederà a Ragusa di modificarne struttura e arredi, richiesta irricevibile. Wagner lascerà il Des Palmes dietro interessamento del Conte Tasca trasferendosi presso una nobile Villa. Il grande maestro, ricordiamo che fu sostenuto in tutte le spese da re Ludwig di Baviera, suo mecenate.
Tanti gli incontri al Des Palmes come la naturalista Margaret Fountaine che vedrà la collezione di Ragusa. La raccolta sarà per la maggior parte acquistata, dopo la morte da Lord Rothschild; oggi si trova al British Museum.
Al Grand Hotel ci sarà il pittore Renoir che dipingerà il ritratto di Wagner e probabilmente Giulio Verne, oltre a principi, re, artisti, letterati politici.
Il racconto di Fiory è un susseguirsi di sorprese: mi svela notizie che non sono state inserite nel libro per mancanza di riscontri come un viaggio di Ragusa con De Maupassant a Tunisi o la scuola frequentata dal giovane Enrico che per la famiglia fu a Francoforte, e che la passione per l’entomologia venne dal desiderio di stare all’aperto durante gli studi in Germania.
I Ragusa in seguito persero l’intero patrimonio e relativi alberghi, sia per la grande guerra, che per il “demone del gioco” che accumunò tutti i fratelli. Il Des Palmes verrà venduto alla Società degli Alberghi Italiani, Ragusa rimarrà come direttore per alcuni anni, sarà lui che visionerà la ristrutturazione dell’architetto Ernesto Basile.
L’Hotel muterà il suo aspetto perderà il meraviglioso parco esotico che sarà distrutto per realizzare via Roma. Aprirà in seguito una nuova attività con l’Hotel Excelsior che durerà solo 3 anni, rimarrà senza fondi trascorrendo gli ultimi 10 anni della vita con la figlia Gilda, continuando ad occuparsi di naturalismo e con un desiderio che non realizzerà: ricomprare l’Hotel Trinacria del padre, da dove tutto era partito.
Lascio questa minuta ed elegante signora, che come ultimo atto di un incontro che non dimenticherò, mi dona un bocciolo di una Peonia rosea, recisa nel suo piccolo giardino d’inverno. Sono commossa. La storia del cacciatore di Farfalle che realizzò un sogno ritorna, Il fiore una volta schiuso avrà l’aspetto di un capannello di leggiadre e fatate Farfalle Rosa intorno a degli stami d’oro.
Fonte : Fiory Gasparinetti “ L’Albergo delle Farfalle”, Palermo University Press, 2023.
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