STORIE
Chiara, on the road da Trieste alla Sicilia: nei suoi schizzi gli scorci e le leggende dell'Isola
In sella alla sua moto per i borghi e le città del Nord. Poi giù per lo Stivale, fino a Trapani dove deve restare a causa del lockdown: se ne innamora e nasce il suo libro
Un giorno la triestina Chiara Gomiselli è partita in sella alla sua moto, una Bmw, sapeva che voleva girare l’Italia, i suoi borghi, le sue splendide città. E sapeva anche che voleva portarsela dietro, dentro i suoi schizzi, i suoi colori. Ma il caso o il destino ci hanno messo lo zampino e un imprevisto l’ha portata su una strada diversa da quella che si era immaginata. L’ha portata in Sicilia.
È nato così il progetto “Grand Sketching Tour”, il cui primo volume è stato pubblicato nel 2021 da Màrgana Edizioni, proprio un editore trapanese. Nasce dalla voglia dell’autrice di unire la sua passione per il viaggio a quella per l’arte e la letteratura. I suoi racconti dei posti conosciuti e meno conosciuti del Bel Paese diventano un volume ricco di spunti e curiosità.
Ma non si è persa d’animo. «Per me è stato un momento di riposo, in cui mi sono data il tempo di fermarmi e lavorare con più calma rispetto a quello che il mio carattere creativo di solito mi consente». Chiara racconta quindi che «è stata un’opportunità di apprezzare la casa nelle sue molteplici sfaccettature e riscoprire un ritmo lento.
Personalmente ho apprezzato questo momento di stop perché mi ha fatto anche capire che la libertà è uno spazio interiore. A volte corro perché mi sembra di doverlo fare ma in realtà ho scoperto che la lentezza mi si addice e mi dona un sacco di spunti di riflessione e di crescita».
Il primo volume, più che altro, è dedicato al Nord mentre il Sud è presente nel volume 2, che recentemente si può trovare in tutte le librerie italiane. Ma chi è nato e cresciuto in Sicilia lo sa già, se non ti sottrai in tempo quest’Isola ti entra dentro e non ti lascia più scappare.
Nel secondo volume, della Sicilia sono presenti le aree tra Palermo ed Agrigento, la costa Ovest. «Sono sbarcata a Palermo e ho visitato Trapani, Erice, Favignana, Marsala, Sciacca, Selinunte, Agrigento e vari piccoli borghi meravigliosi che incontraco sulla mia strada. Quello che mi ha colpito è la ricchezza delle culture e il mescolarsi di stili che, strato dopo strato, hanno creato qualcosa di unico e meraviglioso.
Ho imparato ad amare la selvaggia bellezza della Sicilia, quel connubio tra mare e montagna che ti accompagna costantemente. E poi ci sono le persone che sono calde ed accoglienti con un pizzico di follia in cui mi ritrovo».
Un sentimento di appartenenza che si intravede dalle tavole che ritraggono anche luoghi simbolo della nostra terra, come la Cattedrale o il Teatro Massimo di Palermo. «Credo che nei miei lavori ci sia molto di me e del mio carattere. Spero si possa percepire la gioia che provo attraverso la scoperta e l’osservazione dei luoghi che dipingo. Sono una persona curiosa e ciò emerge attraverso i dettagli che appaiono inaspettatamente nei miei dipinti. Per me il viaggio è un modo per scoprire parti di me, così come l’arte, e per questo il connubio tra i due mi è sembrato l’ideale».
Oltre alle 180 tavole realizzate, che fanno parte dei due volumi, ci sono le parti dedicate alle curiosità dei posti che l’artista ha visitato, un po’ come se la sua intenzione fosse di realizzare una guida. Un vademecum che cerca di "attrarre" il lettore.
«Ogni tavola è accompagnata da un testo scritto che va di pari passo – ripercorre Chiara -. Volevo che i luoghi che stimolavano i miei pennelli fossero raccontati attraverso i miei colori ma non solo. Volevo trasmettere anche le mie emozioni, le storie del mio viaggio ma anche stimolare quel senso di curiosità che proviamo davanti a un luogo nuovo, che il lettore si potesse riappropriare di quella sensazione gioiosa che il viaggio sa donare».
Volendo fare alcuni esempi «mi viene in mente il testo che accompagna il dipinto di Monreale che ci racconta di come la città nacque da un sogno e da una visione ricevuta dall’imperatore. O ancora il racconto dell’incredibile storia di Mozia oppure del mistero che circonda la storia delle Cave di Cusa, o la storia della passione per l’arte che ha condotto Bentivegna a creare il suo Castello Incantato nella provincia di Sciacca».
All’orizzonte c’è un probabile terzo volume, incentrato soltanto sulla Sicilia, con luoghi conosciuti e non. «Da persona estremamente creativa, all’orizzonte, i progetti sono sempre numerosi però l’idea di concludere il tour di questa meravigliosa isola è tra le più preponderanti. La prossima meta è Marettimo, quel piccolo gioiello di isola che si intravede davanti a Trapani, dove lavorerò durante l’estate, lasciandomi anche ispirare dai suoi meravigliosi colori e paesaggi, nella speranza di poter trasformare anche questa esperienza in un racconto colorato».
Volendo fare un bilancio del suo viaggio «posso dire che è stata una conferma che questa mia nuova scelta di vita è quella che mi appartiene e che intendo perseguire. Ho scoperto che i miei lavori possono veramente raccontare le mie esperienze ma soprattutto portare la gioia nella casa e nella vita delle persone che si appassionano ai miei progetti e che decidono di seguirmi».
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