CINEMA E TV
Chi sono i siciliani che hanno fatto la storia di Sanremo: le curiosità che pochi conoscono
Di "Sicilia" ne è passata tanta dal Festival della Canzone Italiana. Non solo cantanti e artisti, ma anche presentatori e autori hanno calcato il palco più famoso
I siciliani a Sanremo
Nato nel 1936 a Militello in Val di Catania, il "re" della televisione italiana è stato uno dei presentatori televisivi di punta della Rai e proprio con il Festival di Sanremo ha confermato il suo ruolo da icona della storia della tv del nostro Paese, raggiungendo, tra il 1968 e il 2008, quota 13 per numero di conduzioni superando le 11 partecipazioni di Mike Bongiorno.
Tra le sue frasi più famose c'è il classico "l'ho inventato io" perché in effetti è stato lui a lanciare artisti di fama internazionale e spettacoli rimasti nella storia della tv.
Basta pensare alle dive musicali del calibro di Milva, Mietta, Anna Oxa, Giorgia e Giuni Russo, a personaggi come Beppe Grillo, Lorella Cuccarini, Heather Parisi, e ad artisti di fama mondiale come Andrea Bocelli e Laura Pausini.
In questo articolo proviamo ad elencarvi alcuni dei protagonisti siciliani che hanno fatto la storia del festival, soffermandoci su alcune curiosità e aneddoti che probabilmente non tutti conoscono (o ricordano).
Forse non tutti sanno o non ricordano che la storia del Festival di Sanremo ha avuto inizio proprio con un palermitano. Nunzio Filogamo fu il primo conduttore della prima edizione della kermesse che a quei tempi era solo radiofonica.
«Miei cari amici vicini e lontani, buonasera ovunque voi siate!» esclamò il palermitano la sera del 29 gennaio 1951, aprendo il primo Festival della canzone italiana nel Teatro del Casinò di Sanremo.
Dopo di lui arrivò Pippo Baudo, altro siciliano di nascita, che condusse il suo primo festival nel 1968.
A lui segue un altro siciliano, Nuccio Costa nato a Catania che ha presentato il Festival di Sanremo 1969 assieme a Gabriella Farinon e il Festival 1970 assieme a Enrico Maria Salerno e Ira Fürstenberg.
Facciamo un lunghissimo salto nel tempo prima di ritrovare due amatissimi siciliani.
Amadeus, nato da genitori palermitani, quest'anno è per la quarta volta consecutiva il direttore artistico e conduttore. E con lui potrebbe tornare anche il suo amico "Ciuri", altro siciliano.
Fiorello, showman nato ad Augusta, che nel 1995 partecipò tra i cantanti in gara a Sanremo con il brano "Finalmente tu", scritto da Max Pezzali. Come co-conduttore l’avrebbe voluto nelle edizioni passate anche Paolo Bonolis, ma a lui disse di no.
C’è voluto Amadeus per farlo diventare lo showman del Festival, anche quando non è presente.
Fra gli autori, ci sono il mitico Cristiano Malgioglio; Giuseppe Barbera (autore per Ornella Vanoni e Ron); Giuseppe Anastasi (che ha firmato i brani più noti di Arisa).
La nostra rassegna dei siciliani che hanno fatto e fanno tutt'ora la storia di Sanremo prosegue con il mitico Pippo Balistreri, direttore di palcoscenico del Festiva da 40 anni.
Da Aspra, che non ha mai lasciato, Pippo Balistreri è dal 1981 il direttore di palcoscenico del Festival di Sanremo. Ne è trascorso di tempo da quando, famoso deejay palermitano approda per la prima volta all'Ariston.
Tra i cantanti che hanno fatto la storia del Festival, iniziamo con alcune curiosità che riguardano un nome di un "non siciliano", ma che si è spacciato per tale per tutta la vita.
La leggenda del Domenico Modugno siciliano inizia negli anni Cinquanta, con grande disappunto dei suoi concittadini di Polignano a Mare (era un pugliese doc).
A spiegare il motivo della sua finta "sicilianità" fu lui stesso: affermò di averlo fatto perché costretto dai dirigenti Rai e dai discografici e, in generale, si pensa lo abbia fatto per avere un maggiore appeal agli occhi del pubblico.
Ma il legame con la Sicilia fu reale: sposò, infatti, l’attrice Franca Gandolfi, nata a Messina, e morì nella villa di Lampedusa.
Un'altra piccola curiosità. Rosa Balistreri, nel corso di un concerto avvenuto a Cianciana in provincia di Agrigento, il 2 agosto 1980, accusò pubblicamente Modugno di aver copiato, come tanti altri, dalla tradizione popolare siciliana.
Un altro pezzo di storia è racchiusa nel nome di Franco Battiato. Pochi lo ricordano, ma la sua carriera discografica inizia interpretando una canzone sanremese nel 1965 con un 45 giri, nel cui lato A l’esordiente Battiato interpretava, “L’amore è partito”, proveniente dal 15° festival di Sanremo e resentata da Beppe Cardile & Anita Harris.
Battiato vinse Sanremo ma come autore. Parliamo di "Per Elisa", interpreta da Alice, nel 1981. Dopo una partecipazione in veste di autore e un’altra come ospite speciale.
Nel 2003 cura la produzione e l’arrangiamento di “Morirò d’amore” di Giuni Russo, che venne premiato per il migliore arrangiamento. Poi nel 2011 partecipò direttamente, per la prima e unica volta, come accompagnatore e direttore d’orchestra di Luca Madonia, con il brano l’Alieno.
Un'altra grande siciliana che ha partecipato a Sanremo per ben 3 volte è stata Carmen Consoli, portando tre brani che poi sono diventati cult nel panorama musicale italiano ma che non hanno mai vinto.
Nel 1996 partecipò con "Amore di plastica", nel 1997 con "Confusa e felice" e nel 2000 con il brano "In bianco e nero". Tra queste fu proprio "Confusa e felice" (brano e album che le ha dato la maggiore popolarità) ad essere subito eliminata.
Nell'Olimpo dei cantanti che hanno segnato la storia della musica italiana ricordiamo anche Marcella Bella che ha partecipato a Sanremo per ben 8 volte ed è l'unica siciliana con più partecipazioni.
L’ultima edizione a cui ha preso parte, come cantante in gara, è nel 2007 con il brano "Forever per sempre", in coppia con suo fratello Gianni Bella.
Un altro nome storico siciliano è quello di Giuni Russo che arrivò a Sanremo nel 1968, partecipando con il nome di Giusy Romeo, dopo aver vinto il festival di Castrocaro.
Nel 1999 la cantante scoprì il cancro e interruppe subito i concerti per iniziare le cure. Tornò a Sanremo dopo ben 35 anni, nel 2003 con il brano "Morirò d’amore", arrangiato da Franco Battiato e Roberto Colombo.
Arrivò settima, ma ciò che più colpì fu la sua esibizione sul palco dell’Ariston con il capo coperto da una bandana per nascondere l’assenza di capelli dovuta alle terapie cui si stava sottoponendo.
Ma l'elenco dei siciliani che hanno calcato il palco di Sanremo non finisce qui, anzi è lunghissimo.
Tra i nomi più famosi e attuali ci sono Levante, Colapesce e Dimartino (in gara quest'anno), Dario Mangiaracina de La Rappresentante di Lista e Davide Shorty. Ma anche Giusy Ferreri, Gerardina Trovato, Silvia Salemi, Mario Biondi e Mario Venuti, Lorenzo Fragola, Francesca Alotta, Alberto Urso e Giovanni Caccamo.
Per quanto riguarda i gruppi, ci sono due terzi de Il Volo (con Ignazio Boschetto, nato a Bologna da genitori siciliani e cresciuto a Marsala, e Piero Barone di Agrigento). E, ancora, i Tinturia, gli Sugar Free, gli Uzeda e gli Archinuè.
Al lungo elenco dobbiamo aggiungere anche la messinese Olivia, Alice Caioli di Sant’Agata Militello fra i Giovani. E poi Loredana Errore; Samantha Discolpa, le catanesi Antonella Arancio, Patrizia Laquidara; Miele e anche il palermitano Christian. E ancora Roy Paci, il catanese Kaballà, Ivan Segreto. Andando indietro nel tempo, invece, troviamo Tony Cucchiara, Nico Dei Gabbiani, Vincenzo Spampinato, i Gens nel e i Beans.
Menzione a parte per il maestro Pippo Caruso, che ha diretto molte volte gli orchestrali.
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