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Al cinema è "Iddu" (da piccolo): chi è Alessandro, che in Sicilia fa l'attore per caso

Ha 12 anni ed è di Marsala, ama la matematica e giocare a basket: Alessandro Renda, che interpreta Messina Denaro bambino nel film sul capo di cosa nostra

Jana Cardinale
Giornalista
  • 23 novembre 2024

Alessandro Renda

Si chiama Alessandro Renda, ha dodici anni ed è marsalese, il piccolo ‘Iddu’ del film scritto e diretto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, liberamente ispirato a un periodo della vita di Matteo Messina Denaro. Un debutto nel cinema di particolare responsabilità, nella storia che racconta il mondo che volteggiava spericolatamente intorno al boss castelvetranese, e proteggeva il mistero tragico e farsesco della sua prolungata latitanza.

Alessandro, che frequenta la seconda media all’Istituto ‘Pipitone’, nelle scorse settimane è stato ricevuto al Palazzo Comunale di Marsala dal sindaco, Massimo Grillo, che lo ha voluto conoscere, constatando quanto sia simpatico, vivace e spigliato, e abbia saputo raccontare del provino con diverse selezioni durante il casting, che alla fine lo ha visto primeggiare per la somiglianza cinematografica a Elio Germano, ossia ‘Iddu’ da adulto.

«Mi auguro che a questo tuo primo esordio nel cinema possano seguire altre opportunità – gli ha detto il sindaco - e se è un mondo che ti appassiona potrai continuare a farlo di pari passo con gli studi, fondamentali per la tua crescita».
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Parole da subito profetiche, dal momento che Alessandro ha già all’attivo una seconda esperienza, come protagonista, questa volta di un cortometraggio diretto dal regista Michele Li Volsi, che affronta il delicato e urgente tema del bullismo, con l’obiettivo di sensibilizzare sia i giovani che gli adulti su questa problematica.

"Ninò", si chiama il lavoro che mira a portare un messaggio di educazione e riflessione, e nel quale l’estate scorsa Alessandro ha recitato per tre giornate, tra Erice e Marsala - in zona Spagnola e alla scuola Mario Nuccio di via Salemi – assieme ad altri attori tra cui Totò Cascio.

«Incredibile – dice il papà di Alessandro, Antonio Renda – come per caso, si sia trovato a recitare in due lavori che gli hanno fatto interpretare ruoli opposti: da una parte un boss e dall’altra una vittima di bullismo».

Oltre a frequentare la seconda media, il giovanissimo attore, ha scelto il basket come sua attività sportiva preferita, praticata anche con una certa bravura. Parole di apprezzamento per lui sono state espresse al Comune anche dagli assessori Ignazio Bilardello e Salvatore Agate, presenti all’incontro assieme ai suoi genitori, Antonio e Valentina, reduci di momenti di grande emozione vissuti accanto al figlio e grazie al cast che ha visto come co-protagonista Toni Servillo.

«La partecipazione al casting è nata per caso. Sapevamo da un annuncio sui social che stavano cercando giovani attori tra i 10 e 12 anni e dall’aspetto esile, e nel marzo 2023 siamo andati a Trapani a provare, senza conoscere assolutamente nulla di quello che sarebbe stato il film. Mia moglie ha associato le caratteristiche fisiche richieste alla sua figura, e quasi per istinto lo abbiamo iscritto.

Abbiamo cominciato man mano ad avere delle piccole indicazioni che lo avrebbero promosso, dopo altri incontri, anche con copione alla mano, e la scelta finale è arrivata dopo tre o quattro incontri di selezione, man mano che si sfoltivano le figure: da 100 si è passati a 20, poi a 8, poi a 6 e infine è stato selezionato Alessandro».

«Le scene - racconta ancora Antonio Renda - sono state girate a Selinunte e una – la fotografia dove abbraccia Toni Servillo - a Salemi, a distanza di una settimana. Nessuno di noi aveva pienamente realizzato quello che stavamo vivendo e soprattutto lui, che ha avuto contezza di tutto quando si è rivisto sul grande schermo. All’inizio era solo un gioco; poi ha capito perché ne sentiva parlare in tv, su internet, sui giornali. Infine siamo stati invitati alla prima dai registi».

Quello che Alessandro non aveva ben chiaro, per l’innocenza della sua età, era il ruolo che doveva interpretare.

«Il film è stato girato tra fine febbraio e primi di marzo 2023, davvero poco tempo dopo la cattura – dice ancora il papà, Antonio, e per questo se ne parlava molto. A quel punto, capendo meglio il tutto, Alessandro ci ha detto di non voler interpretare quella parte. - È una persona cattiva, non lo voglio fare questo personaggio! – ci ha detto. Lo abbiamo convinto, ma non è stato facile fargli capire e rassicurarlo, che era solo un film».

Contenta, ma con i piedi ben per terra, la mamma, Valentina, che aggiunge: «Mio figlio è anche timido, però le maestre ce lo dicevano sempre che aveva la stoffa per fare l’attore, e appena hanno saputo dell’esperienza ci hanno immediatamente ricordato quello che ci ripetevano spesso. È stato bello per tutti noi, per suo fratello maggiore Francesco, ma sappiamo che dobbiamo tutelare la sua figura, che deve crescere, che dobbiamo supportarlo e che deve studiare.

C’è un’agenzia di Napoli che adesso lo segue e noi ci siamo subito affidati all’attore e regista Alessio Piazza, che è davvero un braccio destro e ci consiglia, in amicizia». Ad oggi la matematica è la materia preferita da Alessandro, e la scuola è la sua priorità, anche se qualcosa in programma di nuovo c’è già, probabilmente per la prossima estate.

«Pian piano vedremo – conclude la mamma - . Finora è stato bravo e ci ha davvero sorpresi. Durante le riprese non si è mai stancato, girando dalle 9.00 alle 19 .00 come un vero attore, con i truccatori intorno, con chi si occupava del parrucco, e con il suo camerino. Ha vissuto un giorno da vip, e anche i suoi professori e i compagni di classe lo sostengono. A Marsala il primo giorno di proiezioni al cinema si sono organizzati tutti e sono venuti a vedere il film, per questo li ringraziamo molto».

Alessandro sorride, allegro, godendosi la sua età e i suoi primi passi verso un mondo che non sognava neanche, ma che adesso gli è familiare, con naturalezza.
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