TRADIZIONI
Accanto ai Templi si coltivano vino, olio, capperi: emozioni enogastronomiche nella Valle di Agrigento
Meraviglia per gli occhi, per lo spirito e anche per il palato, la Valle dei Templi stupisce sempre e continua a farlo regalando nuove emozioni attraverso ciò che la sua terra produce
Il miele Diodoros
Meraviglia per gli occhi, per lo spirito e adesso anche per il palato, la Valle dei Templi stupisce sempre e continua a farlo regalando nuove suggestioni e nuove emozioni e lo fa anche attraverso ciò che la sua terra produce.
Nascono dalla terra infatti, in quei 1300 ettari del Parco archeologico, crescono nell'aria, si nutrono di sole. Esattamente come i templi, perché con loro dividono equamente gli spazi. Olivi, viti, mandorli, capperi e le api che qui sono di casa: la terra antica li ha accolti da sempre, sono cresciuti fianco a fianco destinati ad un percorso comune.
Un'idea innovativa che, unita ad esperienze pensate proprio per i visitatori, permetteranno di scoprire il sito archeologico da un diverso punto di vista. Un viaggio tra i profumi e le tradizioni, ma che ha puntato molto sull'innovazione legata alla sostenibilità ambientale, che permette di utilizzare terreni e spazi incolti del grande parco archeologico, liberi da reperti e immuni da campagne di scavo, affidandoli sia a cooperative e aziende del territorio, che a realtà del Terzo settore che impiegano giovani con difficoltà. Sono nati così veri professionisti dei prodotti e in autunno apparirà la prima pasta di grani antichi della Valle dei Templi.
Tuttò ciò avviene a Casa Barbadoro, incubatore di cultura in una casa rurale recuperata all'interno del Parco. Per studiare, preparare, esporre e vendere i prodotti Diodoros, ma soprattutto far conoscere le eccellenze, i produttori, sapori e odori.
Un viaggio che si trasforma in un'esperienza reale, immersiva, completa, soprattutto slow: la visita dei templi potrà essere completata e ampliata da un percorso sensoriale di conoscenza del territorio.
Le visite guidate nella valle sono ideate da CoopCulture, ci sono quelle alla luce della luna, che si chiuderanno con degustazioni di prodotti; percorsi di scoperta della Villa Romana di Realmonte al tramonto e immancabile è l'esperienza straordinaria della raccolta nei campi con i contadini, il recupero di pratiche antiche, un viaggio di conoscenza e selezione, fino al concreto utilizzo dei prodotti.
Si stanno programmando la raccolta di mandorle e pistacchi ad agosto, la vendemmia a settembre, raccolta delle olive ad ottobre e dello zafferano a novembre.
Un progetto dalle grandi potenzialità e che ha già raccolto l'interesse dei mercati stranieri, soprattutto cinesi e giapponesi, dopo le presentazioni internazionali di CoopCulture agli Istituti italiani di Cultura all'estero. La Valle è pronta ad inviare i suoi prodotti in giro per il mondo.
Volete sapere quali sono? eccoli di seguito, per informazioni e prenotazioni è possibile invece andare sul sito di CoopCulture
Vino
Prodotto dalla cantina CVA Canicattì di Giovanni Greco, il vino Diodoros è un blend di Nero d'Avola, Nerello mascalese e Nerello cappuccio. IGT Sicilia. Primo impianto età media delle piante circa 50 anni. Il nuovo impianto, sempre di fronte al tempio di Giunone, porterà l'attuale produzione di 4500 a circa 20 mila bottiglie. Dopo un affinamento di 10 mesi in barili di rovere e 2 mesi in vasca, il vino viene imbottigliato ed affina altri 6 mesi prima della commercializzazione.
Olio
È un blend di varietà antiche tra cui Ogliarola messinese e Biancolilla. Fruttato medio-intenso con sentori di erba falciata, pomodoro verde e carciofo. Amaro e piccante piacevole e persistente. E’ prodotto dalla Val Paradiso di Massimo Carlino, da olive che a ottobre vengono raccolte in maniera manuale e agevolata con pettini elettrici. Dopo aver ottenuto numerosi riconoscimenti, l’olio Diodoros è oggi anche presidio Slow Food
Miele
Il miele Diodoros è il fine ultimo di un doppio progetto culturale, di recupero e salvaguardia della ape nera sicula (apis mellifera riportata nel territorio dopo 50 anni di assenza) e di integrazione sociale di soggetti svantaggiati nel mondo del lavoro, su iniziativa della cooperativa sociale Al Kharub presente nel Parco sin dal 2012. Il miele millefiori che si produce è di altissima qualità, pura e autentica espressione della rigogliosa e antica vegetazione del parco. Sentori di zagara, sulla, mandorlo, rosmarino.
Marmellate di agrumi
Le marmellate di arancio e mandarino sono prodotte dall'associazione “Il giardino della Valle” nella parte sud-ovest del Parco Valle dei Templi. Solo frutta e zucchero per un prodotto di altissima qualità, tra i più amati con quelli con etichetta Diodoros.
Succhi, canditi e profumate polveri di agrumi - confettura Fichi d'india
Dal recupero dello storico agrumeto in zona Giacatello e dai numerosi impianti di fichi d'India presenti nella valle dei Templi, nasce un succo straordinario che viene ottenuto dalla macinazione a freddo dei frutti freschi pelati ed interi. L’azienda agricola Filì lavora in biologico, padrona di un’agricoltura sostenibile, che salvaguarda la biodiversità e l’habitat naturale dei terreni. Non adopera prodotti fitosanitari ma solo fertilizzanti organici e segue principi e tecniche di lavorazione artigianale: la frutta viene trasformata nel piccolo laboratorio di proprietà, cucinata sottovuoto a 50/60°C, in modo da preservare le sue caratteristiche organolettiche, e i barattoli vengono successivamente pastorizzati.
Creme dolci di mandorle e pistacchi
Oltre 250 cultivar diverse di mandorlo compongono il paesaggio della Valle dei Templi, con una presenza di circa 15 mila esemplari. Sono presenti, in misura ridotta anche pistacchi della varietà Pistacia Vera. L'azienda agricola Rino Frenda, concessionaria del marchio, in collaborazione con Le Cuspidi di Raffadali trasforma mandorle e pistacchi in creme dolci in barattolo ottenendo un prodotto di altissima qualità.
Zafferano
A nord del parco Valle dei Templi, di fronte il tempio della Concordia, è nato un piccolo campo sperimentale, gestito dall'azienda agricola Angela Di Nolfo, dove si coltiva il bulbo del crocus sativus, da cui si ricava lo zafferano. Ad occuparsi della coltivazione il marito di Angela, Michele, gia conferitore della più importante cooperativa che coltiva zafferano in Sicilia. L'impegno sul campo e anni di esperienza danno vita ad un prodotto di grande qualità caratterizzato da un giusto rapporto colore – aroma e da un alto contenuto in safranale e crocina.
Erbe aromatiche e legumi
La grande biodiversità del Parco, da tutelare e valorizzare, concede una gran varietà di aromi ed erbe officinali, raccoglierle è una festa di profumi. A queste vanno aggiunte le tipiche colture mediterranee come rosmarino, timo, alloro, salvia, origano, peperoncino. Discorso diverso vale per i legumi: la Valle accoglie impianti di leguminose siciliane in via di estinzione - fagiolo Badda, lenticchia di Villalba, lenticchia nera, cicerchia – che contribuiranno ad accrescere la biodiversità del Parco. Il progetto, gestito dall'azienda Fabio Gulotta, vede l'impiego di soggetti svantaggiati e di giovani in cerca di prima occupazione, attraverso la nascita di una nuova cooperativa che si appoggia sull'azienda Filì per il confezionamento.
Formaggio Cynara
Secondo una leggenda greca, Cynara era una bellissima ninfa con il volto luminoso, la pelle rosata, gli occhi verdi con sfumature viola e i capelli color cenere da cui proveniva il suo nome. Zeus si innamorò di lei e cercò di sedurla, ma Cynara lo rifiutò e il dio, furioso, la trasformò in un ortaggio, un carciofo, spinoso e rigido all’esterno, ma con un cuore tenero e dolce, come la sua anima, mentre il colore viola, doveva ricordare gli occhi della ninfa. E Cynara è anche il nome scelto per un nuovo formaggio a pasta molle e crosta fiorita, prodotto con latte crudo di capra girgentana e caglio vegetale di cardo/carciofo selvatico ed inoculo di penicillum. Matura circa 20 giorni, al naso latte, burro intenso e note floreali da pascolo che trovano conferma in bocca. La dolcezza iniziale viene compensata dall'amaro e persistenza del cardo. Equilibratissimo, prodotto dall'azienda agricola Valeria Casuccio, allevatori di capra girgentana che gestiscono anche un mini caseificio.
Cioccolato di Agrigento Parco valle dei Templi
L'azienda Sabadì di Modica è da oltre dieci anni il leader nella produzione di cioccolato di altissima qualità: dopo aver lanciato una linea chiamata “Cioccolati d'Italia”, dedicata alle più significative località del belpaese, affascinanti per bellezza, interesse storico e paesaggistico, onora la città di Agrigento realizzando una tavoletta con i prodotti Diodoros. La pasta di cacao amaro, varietà “Nacional fino de Aroma” (origine Ecuador), incontra l'olio e le foglie di alloro Diodoros: un abbraccio straordinario, profumato, pastoso. Il cioccolato Sabadì che farà parte del “paniere di prodotti” non porterà il marchio Diodoros ma quello del Parco Valle dei Templi.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI
-
STORIA E TRADIZIONI
Lo sfarzo a Palermo, poi il furto e la crisi: i gioielli perduti di Donna Franca Florio