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A pranzo, a cena e persino a colazione: per la "cipollina" catanese è sempre il momento

Qualcuno potrebbe pensare che preparare questa specialità della gastronomia catanese sia un gioco da ragazzi. Ma in realtà non è così facile come sembra

Livio Grasso
Archeologo
  • 9 giugno 2022

La cipollina catanese (foto di Giovanni Salaris)

Un catanese doc, quando sente parlare di tavola calda, non rimane di certo indifferente. Infatti, la gastronomia del capoluogo etneo è un vero e proprio “rito” a cui nessuno riesce a rinunciare. Tra le innumerevoli prelibatezze che il repertorio gastronomico offre, esiste la rinomatissima cipollina, uno scrigno dorato dall’inconfondibile e sublime gusto.

Chi vive a Catania non può non conoscerne l’irresistibile sapore: trattasi di una specialità che viene consumata dalla maggior parte degli abitanti di tutto il versante etneo. In fin dei conti, se per un momento ci soffermassimo sull’origine storica di questa bontà culinaria, non troveremmo alcunché di stratosferico. Sappiamo solamente che è una “leccornia” di stampo puramente catanese. Molti, inoltre, potranno chiedersi del perché si chiami “ cipollina”; in realtà, la risposta è molto più che scontata: il soprannome allude principalmente alla cipolla con cui è riccamente condita.
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Non a caso, è proprio questo l’ingrediente che la contraddistingue rispetto a tutti gli altri pezzi dello street food locale. Sin dal primo morso, se ne percepisce l’odore forte e l’inconfondibile gusto a metà tra l’agro e il dolce. Tuttavia, nonostante la cipolla sia uno dei condimenti fondamentali, questo gustosissimo fagottino è anche farcito con salsa di pomodoro, prosciutto cotto e formaggio.

Magari, alla prima impressione, qualcuno potrebbe pensare che prepararlo sia un gioco da ragazzi; però, in realtà, non è così facile come sembra. Penso che a parecchi sarà capitato, anche più di una volta, di imbattersi in una cipollina poco saporita o fin troppo unta. Spesso accade pure che si sgretoli facilmente tra le dita delle mani o, cosa ancor più grave, che l’insieme degli alimenti non risulti perfettamente amalgamato. In ogni caso, pare che il segreto per sfornare una cipollina ineccepibile sia la pasta sfoglia.

A tal riguardo, soprattutto per la modalità di preparazione, fioccano opinioni differenti. E, proprio in mezzo a questa congerie di pareri contrastanti, si cela quel “quid” che la rende davvero sublime. Ad ogni modo, parlando d’altro, è fuor di dubbio che la cipollina rappresenti una delle perle gastronomiche più gettonate in assoluto.

Per chi non lo sapesse già, non sono affatto rari i casi in cui viene degustata per colazione; oltre a ciò, dando un’occhiata in giro, ci si rende subito conto di come tale pietanza venga sistematicamente consumata in tutte le fasce orarie della giornata. C’è, infatti, chi preferisce mangiarla per pranzo, chi per cena o, addirittura, anche per merenda. Come ben si evince, dunque, è una delizia che si adatta magnificamente a ciascun pasto giornaliero.

Adesso, passando ad altro argomento, focalizziamoci sulla ricetta: prima di tutto, tanto per fare un rapido esempio, nel caso in cui decidessimo di prepararne sei, ecco qui di seguito il set di ingredienti di cui necessariamente disporre:
- 275 gr. di pasta sfoglia
- 300 gr. di cipolla
- 150 gr. di mozzarella per pizza
- 150 gr. di prosciutto cotto
- un uovo - mezzo bicchiere di latte
- un paio di cucchiai di passata di pomodoro
- tre cucchiaietti d’olio
- una discreta quantità di sale e pepe.

Ora, concentriamoci sul procedimento da attuare: si inizia col tagliare le cipolle a fettine, cuocendole a fuoco lento in padella con un po’ d’olio.

A distanza di qualche minuto si procede riversando una piccola dose d’acqua, la passata di pomodoro, sale e pepe; dopodiché, bisogna attendere che il tutto si cucini per cinque minuti. A seguire, si sbatte l’uovo con il latte all’interno di un apposito recipiente; in questa fase, è altrettanto importante non dimenticarsi di aggiungere un pizzico di sale.
Successivamente, si prosegue formando sei quadrati con la pasta sfoglia per poi mettere il prosciutto, la mozzarella, la cipolla e la passata di pomodoro. L’iter si conclude ripiegando gli angoli a incrocio e spennellando con uovo e latte.

Eseguito pure quest’ultimo passaggio, non rimane altro che mettere le sei cipolline in forno preriscaldato a 180°- 200° per venti o trenta minuti al massimo. Trascorso il tempo necessario, saranno belle e pronte per essere servite.
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