15 milioni per il restauro del Politeama: quando iniziano (e finiscono) i lavori
Uno dei simboli di Palermo si rifà il look. Gli interventi riguardano il recupero di facciate, decorazioni e stucchi, oltre alla manutenzione degli impianti

Il Politeama Garibaldi in piazza Ruggero Settimo a Palermo
I lavori prevedono il restauro delle facciate e parte delle coperture del teatro. Nello specifico, gli interventi riguardano il restauro della volta e delle decorazioni della sala degli spettacoli, degli stucchi e delle decorazioni del Foyer, della Sala Rossa e della Sala Gialla.
Sono inclusi inoltre i lavori di manutenzione straordinaria delle coperture, degli impianti antincendio e di efficientamento energetico.
Da cronoprogramma i lavori dovrebbero essere consegnati tra la fine di quest'anno e il 2026, per essere poi completati tre anni più tardi.
A darne notizia è il Comune di Palermo, a seguito della riunione sulla progettazione dei lavori a cui hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Roberto Lagalla, l'assessore alla Rigenerazione urbana Maurizio Carta, il commissario della Foss Margherita Rizza e il Soprintendente ai Beni culturali Selima Giuliano.
«Ringrazio la Presidenza della Regione Siciliana per lo stanziamento delle somme con fondi Fsc - ha dichiarato Lagalla -, perché permette l'avvio di un importante percorso di rinnovamento del teatro Politeama», sottolineando, poi, «l'importanza della sinergia tra Regione, Comune, Soprintendenza ai Beni culturali e Foss per un lavoro di riqualificazione di uno dei simboli culturali e turistici di Palermo».
Lagalla ha specificato che nel corso della riunione «insieme ai tecnici abbiamo avuto modo di individuare le possibili opere di immediato intervento che riguardano la manutenzione dell’impiantistica e nuovi lavori per elevare ulteriormente gli standard delle norme antincendio».
«Sono certo - ha concluso il sindaco - che le opere dei prossimi anni possano contribuire a dare ulteriore slancio all’attività artistica e all’immagine del capoluogo siciliano».
«Il Politeama è un simbolo culturale e architettonico di Palermo e della Sicilia tutta - ha ribadito il presidente della Regione Renato Schifani -. Oggi, con l’avvio concreto del percorso di progettazione e programmazione dei lavori di restauro e manutenzione, facciamo un passo significativo verso la sua piena valorizzazione.
La Regione Siciliana ha voluto fortemente sostenere questo intervento, destinando 15 milioni di euro di risorse Fsc alla Soprintendenza per i beni culturali, per un’opera che restituirà splendore non solo alle facciate e alle coperture, ma anche agli interni di uno dei luoghi più rappresentativi della nostra tradizione artistica».
«Si tratta di un investimento non soltanto sul patrimonio storico - ha aggiunto -, ma anche sul futuro culturale della città di Palermo. In sinergia con il Comune, la Foss e tutti i soggetti istituzionali coinvolti, vogliamo restituire ai cittadini e ai visitatori un teatro pienamente funzionale, sicuro ed efficiente dal punto di vista energetico. Questo progetto dimostra ancora una volta come, attraverso la collaborazione tra enti, si possano ottenere risultati concreti e duraturi per il territorio e per le nuove generazioni».
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÚ LETTI
-
STORIA E TRADIZIONI
Avevano l'oro bianco, Franca Florio le rifiutò: donne e "matri" (senza nome) in Sicilia