Visitabile solo da lontano e con un biglietto d'ingresso: il destino della Scala dei Turchi
Il proprietario donerà la Scala dei Turchi al Comune di Realmonte: l'intesa è vicina. Il sindaco pensa a un biglietto d'ingresso e il ricavato servirà a coprire le spese di manutenzione

Scala dei Turchi
Il proprietario ha deciso di cedere in maniera gratuita quello che è di certo uno dei siti naturalistici più belli della Sicilia. Prima di procedere, però, il Comune deve pagare gli oneri del processo durante il quale Sciabbarrà è stato condannato a una multa di 13mila euro, sebbene gli sia stata riconosciuta la proprietà privata sulla maggior parte del bene.
"Il Comune deve farsi carico dell'onere di eventuali spese di giustizia di un processo comunque ingiusto" ha detto a Repubblica Palermo Giuseppe Scozzari, legale di Sciabbarrà, imputato per occupazione di suolo demaniale, violazioni in materia di sicurezza e tutela dei beni ambientali. "Se non si faranno carico di questi oneri la donazione non può andare a buon fine", ha aggiunto al quotidiano.
In attesa che la questione si sblocchi davanti a un notaio, il sindaco Sabrina Lattuca si è già dimostrata interessata a "ricevere" la Scala dei Turchi. Come riporta sempre Repubblica Palermo, tra le ipotesi future ci sarebbe il pagamento di un biglietto d'ingresso. Introiti che verrebbero comunque destinati alla manutenzione e tutela del gigante tanto bello quanto fragile. "Cercheremo di attivare un meccanismo che garantisca competenze utili per il bene e la tutela della Scala dei Turchi", ha dichiarato il primo cittadino.
Intanto, considerata la sua fragilità e il conseguente rischio crolli - che ne ha determinato anche il sequestro -, è molto probabile che la Scala potrà essere visitata solo da fuori, a distanza, qualora non sarà possibile assicurare la sicurezza delle persone.
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