CRONACA
Via Notarbartolo torna (quasi) alle origini: come il tram stravolge di nuovo la strada
Presto potrete dire addio al capolinea e al traffico sul ponte. Uno dei tratti stradali più affollati cambierà volto. Scopri come la nuova linea collegherà Palermo
"Le Pagode" di via Notarbartolo (foto dalla pagina Facebook "Le pagode mercol-domenica")
Dalla corsa inaugurale delle prime linee del tram, avvenuta il 30 dicembre del 2015, il traffico del capoluogo siciliano è cambiato. Sebbene molte persone abbiano smesso di utilizzare la propria auto a favore di un mezzo di trasporto più sostenibile, il traffico in alcuni punti della città non è migliorato.
In particolare sul ponte di via Notarbartolo, a seguito dell'inserimento delle due corsie del tram che hanno inevitabilmente provocato un restringimento dell'asse stradale, ogni giorno viene a crearsi un grosso ingorgo di auto e moto che non permette al traffico di defluire.
Visto il grosso disagio che il problema crea, il Comune di Palermo sta progettando di migliorarne la viabilità. Ma in che modo?
Come abbiamo raccontato, sono diversi i progetti in cantiere che riguardano la realizzazione di nuove linee del tram. A novembre partiranno i lavori della linea C, ma si sta già lavorando anche sulla linea B che attualmente da piazza Einstein porta alla stazione Notarbartolo ma che, secondo il nuovo disegno, procederà fino all'area Sampolo.
In questi giorni è circolata la voce che ciò dovesse avvenire attraverso il restringimento della corsia del tram e l'eliminazione di uno dei due binari, per consentire su un unico passaggio l'attraversamento dei vagoni in modo alternato. Ma così non è.
Il Rup del progetto, l'architetto Alessandro Augello, dichiara a Balarm: «Dal momento che il tram non farà più capolinea alla stazione Notarbartolo ma proseguirà fino alla stazione Giachery, verranno rivisitate le sedi dei binari attuali, che al momento sono al centro della carreggiata, per essere allineate sulla destra (come accade da piazza Einstein per tutto il tratto di via Leonardo da Vinci)».
In questo modo non solo verrà riaperta e allargata la sede stradale, ma il traffico ricomincerà a defluire come una volta. Inoltre, il capolinea di via Notarbartolo verrà smontato, per essere utilizzato come hub di pullman e bus urbani. A prendere il suo posto una normale fermata di sali e scendi adiacente alla stazione.
L'eliminazione di questo blocco centrale permetterà a chiunque passi da lì di scendere verso via Leonardo da Vinci senza l'obbligo di svolta a destra, come invece accade oggi. Verrà dunque uniformato l'asse viario che lega via Leonardo da Vinci, via Notarbartolo e via Duca della Verdura, attraverso un unico flusso.
La nuova linea tranviaria sarà senza barriere, pali o cavi che possano creare ingombri lungo la strada. Inoltre, un binario alternato ci sarà, ma solo ed esclusivamente all'altezza di via Duca della Verdura, dove la strada si fa più stretta.
La linea che da piazza Einstein arriverà fino alla stazione Giachery, permetterà a chiunque voglia di raggiungere anche il cuore del centro storico in pochi minuti senza l'utilizzo di un mezzo privato.
Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, spiega: «Lungo la linea B ci sarà una fermata di scambio con l'anello inferiore, la metro, che collega Notarbartolo a piazza Politeama - aggiunge -. Nella prospettiva di decongestionare il traffico, stiamo cercando di lavorare anche su un posteggio nell'area di Sampolo, che permetterebbe ai passeggeri di lasciare la propria auto e raggiungere il centro storico in pochi minuti».
Per quanto concerne i tempi, considerando i vari iter burocratici, l'inizio dei lavori per la realizzazione della linea B è previsto per la fine del 2025, mentre saranno ancora in corso i lavori della linea C. I progetti andranno a quel punto avanti di pari passo e, dal momento che gli interventi sulla linea B richiederanno meno tempo, sicuramente termineranno poco dopo l'effettiva realizzazione della tratta C.
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