ITINERARI E LUOGHI
Vengono da tutto il mondo per vederlo: in Sicilia c'è l'unico Museo degli Scacchi d'Italia
Ne è proprietario e fondatore Nino Profera, che con grande orgoglio vi si dedica, ne cura l’apertura e l’accoglienza ai turisti che desiderano conoscerlo
Museo degli Scacchi di Mazara del Vallo
Ne è proprietario e fondatore Nino Profera, che con grande orgoglio vi si dedica, ne cura l’apertura e l’accoglienza ai turisti che desiderano conoscerlo. Attualmente parte del museo è chiusa per dei lavori di manutenzione necessari alla struttura, ma chiunque voglia vederlo può farlo su prenotazione.
«Ho sempre deciso di lasciarlo lì, anche se più volte mi hanno invitato a spostarlo. Per sua natura non può essere ospitato in locali anche affidati gratuitamente ma nelle cui vicinanze si fanno altre attività magari parecchio rumorose – dice - . Qui da me c’è silenzio, si viene per giocare o imparare a farlo, e occorre concentrazione».
«Vengono da tutte le parti a vederlo – aggiunge Profera - addirittura da Düsseldorf, in Germania. Poco tempo fa un gruppo è arrivato a Palermo e ha fatto di tutto, tramite la Pro Loco del capoluogo, per venire a visitarlo.
Ci sono quelle giganti, come una di 25 metri quadrati che occupa uno dei soffitti del Museo, e un’altra da viaggio grande come un portachiavi. Ho un baule pieno di scacchiere da viaggio e nel 2007 avendo a disposizione questo locale spazioso, che mi è rimasto dopo il decesso di mia nonna, ho deciso di farne un Museo, che non esiste da altre parti.
Solo in Svizzera c’è un Museo del gioco, ma è generico e li contiene tutti, non una sola specialità. L’inaugurazione si è svolta poi nel 2011».
Profera, la cui passione è manifesta, è stato insignito del titolo di maestro ad honorem dalla Federazione Italiana Scacchi con una nota a firma del presidente Luigi Maggi; la pergamena che attesta la carica onorifica gli sarà consegnata il 15 dicembre nel Salone d’onore del CONI a Roma, per l’encomiabile attività svolta in ambito federale a favore degli scacchi.
Il suo museo propone una panoramica sulla storia degli scacchi dalle origini ai giorni nostri, e nelle attività culturali del territorio e di tutta la Regione si inserisce alla perfezione.
Nel secondo weekend di ottobre ha partecipato, infatti, all'iniziativa FaMu, la Giornata nazionale delle Famiglie al museo, decidendo di aprire le porte alle famiglie dei locali di via Genova 23. Tra i progetti speciali e le iniziative che hanno accompagnato l’evento, il Museo degli Scacchi ha messo a disposizione un tavolo e dei colori invitando i bambini a raccontare la propria esperienza al suo interno attraverso la realizzazione di un disegno.
E si è svolto anche un torneo aperto a tutti, in collaborazione con lo Scacco Club Mazara del Vallo. Si tratta in assoluto di un bene fruibile dalla collettività, e in quanto tale, aperto e dinamico; un luogo in cui nascono e prendono forma idee e stimoli, e dove si concretizzano la ricerca e le nuove possibilità di fare cultura.
Quasi vicino al centro della città, il Museo offre la possibilità di una passeggiata nel mondo scacchistico, seguendone lo sviluppo dalle origini ai giorni nostri e presentandone e svelandone caratteristiche e curiosità.
Un’istituzione del tutto privata, sostenuta soltanto dall'impegno costante del suo fondatore che, passo dopo passo, ha trasformato una semplice esposizione della sua collezione di materiali scacchistici in un vero e proprio gioiello che ogni appassionato del genere non vuole mancare di visitare.
Profera, istruttore e arbitro - che con l’autorizzazione del Provveditorato agli studi di Trapani ha anche tenuto in qualità di relatore, nel tempo, corsi di aggiornamento per docenti di scuola elementare e media, di I e II grado, e per dirigenti scolastici, sugli "Aspetti educativi e formativi degli scacchi" - guida i visitatori in un'atmosfera magica, svelando per ogni singolo reperto storie, aneddoti e curiosità.
Nel tempo ha forgiato diverse generazioni di giocatori, che hanno tratto da questo gioco di strategia un importante stimolo intellettivo.
«Ho conosciuto gli scacchi nei primi anni ’80 – dice - nell’85 abbiamo aperto l’ASD Scacco Club Mazara e ho cominciato a fare l’arbitro. Gli amici, anche quando viaggiavano collegavano gli scacchi a me, e mi portavano scacchiere in dono. Ora ne ho quasi 200 da tutto il mondo. Ma una delle cose che mi ha spinto a dar vita al Museo è stata anche una serie di figurine del dado Liebig, dedicata agli scacchi».
Il Museo di Mazara è stato anche menzionato sul fumetto settimanale Topolino e l’organo ufficiale della Federazione Scacchistica Italiana, Scacchitalia, vi ha dedicato un articolo nello spazio della cultura generale sul mondo degli scacchi.
Qualche tempo fa, inoltre, il Museo ha avuto la sua prima visita virtuale, ospitando on line un gruppo di giovani scacchisti dell'ASD Frascati Scacchi: un’esperienza senz'altro replicabile, che potrebbe contribuire in maniera determinante allo sviluppo del Museo.
Tra le visite indimenticabili, e reali, c’è stata, invece, quella del Maestro internazionale Zivojin Ljubisavljevic, che nonostante i suoi viaggi intorno al mondo ne rimase estasiato, perché non aveva mai visto un posto simile.
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