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Unipa al quarto posto nella classifica Censis 2024: "L'Ateneo è attrattivo e competitivo"

L'Università degli Studi di Palermo, con oltre 40mila iscritti, guadagna ben tre posizioni nella classifica dei mega Atenei, dietro a Padova, Bologna e alla Sapienza

Balarm
La redazione
  • 24 luglio 2024

«Mi ritengo molto soddisfatto per questo netto salto in avanti del nostro Ateneo nella classifica dei mega Atenei, quelli che hanno oltre 40 mila iscritti, pubblicata dal Censis – dichiara il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri –. Il passaggio dal settimo posto del 2023 al quarto di quest’anno, dietro solamente ad Università di prestigio come Padova, Bologna e La Sapienza, è un ottimo risultato che premia l’operato della nostra Governance e certifica la competitività e l’attrattività di UniPa.

Dall’analisi degli indicatori registriamo la conferma del primo posto, a parimerito con Padova, in “Comunicazione e Servizi Digital con una valutazione di 107 punti rispetto ai 103 dell’anno precedente».

Le bontà delle strategie e delle politiche messe in atto viene ulteriormente certificata dal miglioramento in indicatori di rilievo come “Servizi” (da 71 punti nel 2023 a 72 nel 2024) e “Strutture” (da 85 a 87).
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Notevoli sono infatti gli investimenti per l’innovazione della didattica, con la realizzazione di nuove aule allestite con tecnologie avanzate, e per l’edilizia, con uno specifico riguardo ai laboratori, all’ammodernamento delle nostre sedi, ma anche agli spazi comuni e ai luoghi di aggregazione.

Con una valutazione superiore di due punti rispetto al 2023 (da 77 a 79) viene sottolineata la particolare attenzione dell’Ateneo al fondamentale tema “Occupabilità”, ancora più centrale in un territorio come il nostro.

«Abbiamo infatti realizzato azioni concrete, stringendo accordi con le imprese e creando un programma di tirocini curriculari remunerati. In questi primi tre anni di mandato rettorale abbiamo lavorato intensamente per diminuire gli abbandoni ed evitare le fughe di studentesse e studenti verso gli Atenei del nord, in particolare dopo la laurea triennale, puntando alla costruzione di possibilità di lavoro, garantendo loro opportunità professionali qualificate e adeguate alle loro conoscenze e competenze».

E poi conclude: «Il conseguimento di questo risultato così positivo è senza dubbio espressione di un Ateneo che gode di ottima salute, in cui si lavora e si studia con passione ed impegno. Per questo ringrazio sentitamente tutti i componenti di questa grande ed affiatata comunità accademica».
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