ITINERARI E LUOGHI
Un gioiello medievale (abbandonato): dove si trova il castello "più nascosto" di Sicilia
Un unicum dell'architettura medievale nell'Isola, purtroppo completamente abbandonato e a rischio crollo. Vi sveliamo dove si trova questo splendido castello
Da quassù sembra di contemplare un quadro di William Turner: un paesaggio ricco di campi verdi, specchi d’acqua e colline con in lontananza i monti Iblei e quelli Erei.
Gli scatti dell'archeoastronomo Andrea Orlando mostrano il castello di Mongialino in tutto il suo splendore.
Uno dei castelli più "nascosti" di Sicilia, a livello amministrativo fa parte del territorio di Mineo (CT), ma si trova in realtà in una valle occidentale al di là della SS147 (Catania-Gela), su un colle a dominio del sottostante vallone del torrente Pietrarossa, al confine con la provincia ennese.
Composto da un donjon circolare e da una cinta muraria irregolarmente poligonale, è un unicum dell'architettura medievale siciliana. Un vero gioiello, purtroppo completamente abbandonato e a rischio crollo.
Uno dei primi geografi a menzionarlo nei propri diari di viaggio fu l'arabo Muhammad al- Idrisi. Nei suoi scritti - risalenti al 1150 d.C. circa -il Castello veniva identificato con l’appellativo "Malga Al- Khalil" che, letteralmente, assume il significato di "Rifugio di Khalil".
Secondo le fonti, a partire dall'XI secolo la maestosa fortezza ricopriva una funzione puramente strategica e difensiva. Fungeva infatti da postazione deputata alla sorveglianza degli accessi alla piana di Catania.
Gli scatti dell'archeoastronomo Andrea Orlando mostrano il castello di Mongialino in tutto il suo splendore.
Uno dei castelli più "nascosti" di Sicilia, a livello amministrativo fa parte del territorio di Mineo (CT), ma si trova in realtà in una valle occidentale al di là della SS147 (Catania-Gela), su un colle a dominio del sottostante vallone del torrente Pietrarossa, al confine con la provincia ennese.
Composto da un donjon circolare e da una cinta muraria irregolarmente poligonale, è un unicum dell'architettura medievale siciliana. Un vero gioiello, purtroppo completamente abbandonato e a rischio crollo.
Uno dei primi geografi a menzionarlo nei propri diari di viaggio fu l'arabo Muhammad al- Idrisi. Nei suoi scritti - risalenti al 1150 d.C. circa -il Castello veniva identificato con l’appellativo "Malga Al- Khalil" che, letteralmente, assume il significato di "Rifugio di Khalil".
Secondo le fonti, a partire dall'XI secolo la maestosa fortezza ricopriva una funzione puramente strategica e difensiva. Fungeva infatti da postazione deputata alla sorveglianza degli accessi alla piana di Catania.
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