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Un "fiume di luci" tra le vie di Monreale: una fiaccolata per i 3 ragazzi uccisi

Un gesto simbolico per le vie della città in ricordo di Andrea, Massimo e Salvo. Una veglia di preghiera al posto della tradizionale processione. La città a lutto

Balarm
La redazione
  • 29 aprile 2025

La veglia in via Benedetto D'Acquisto a Monreale, dove è avvenuta la sparatoria

«Un fiume di luci contro l'oscurità della violenza». Così Monreale rende omaggio ad Andrea, Massimo e Salvo, i tre ragazzi uccisi nella sparatoria avvenuta la notte fra sabato 26 e domenica 27 aprile.

Questa sera, martedì 29 aprile, dalle ore 20.00 si svolge una fiaccolata per le strade della città. Un "simbolico abbraccio" ai familiari e agli amici dei tre giovani.

«Portate i vostri bambini, i vostri figli, per provare a dare loro il futuro che meritano e che meritiamo. Insieme possiamo accendere una luce di umanità e di rispetto per un domani più luminoso». È l'appello del Comitato Pioppo, frazione di Monreale, tra gli organizzatori dell'iniziativa.

Ieri, lunedì 28 aprile, centinaia di giovani si sono ritrovati sul luogo della tragedia, in via Benedetto D'Acquisto, proprio dove si è sparato in quella notte di follia e dove Andrea Miceli, Massimo Pirozzo e Salvo Turdo sono stati uccisi.

Un "fiume di dolore e lacrime". Fiori bianchi, bigliettini e foto sono stati lasciati in ricordo dei tre ragazzi.

Monreale è sconvolta. La città è a lutto almeno fino ai funerali (non ancora programmati). Anche la tradizionale festa patronale del Santissimo Crocifisso che sarebbe dovuta iniziare in questi giorni è annullata. Al posto della tradizionale processione, un piccolo corteo in forma penitenziale (in forma molto ridotta) e una veglia di preghiera in memoria delle tre vittime.

«A Monreale il 3 maggio alle 16.00 ci sarà la Santa Messa in collegiata e successivamente sarà portato il Santissimo Crocifisso in forma penitenziale risalendo il corso principale nel luogo della strage del capitano Basile. Qui ci sarà un momento di riflessione e preghiera - annuncia la Confraternita Ss. Crocifisso di Monreale -. Successivamente il SS. Ritornerà in piazza e nei luoghi della strage dei 3 ragazzi da lì comincerà un veglia di preghiera in cattedrale fino a notte inoltrata.

Visto la vicinanza, l'affetto e i sentimenti di cordoglio e fraternità espressi in queste ore. La Confraternita vi invita a partecipare con il vostro abito votivo ma senza gonfalone e senza nessun omaggio floreale per posizionarsi tutti insieme dietro lo zoccolo».

«Dolore e sconcerto continuano ad essere i sentimenti che ci accomunano. Sono i sentimenti conosciuti anche dai discepoli di Gesù ai piedi della sua Croce - ha detto Gualtiero Isacchi, arcivescovo di Monreale -. A differenza loro, noi sappiamo che dopo la morte c’è la risurrezione, ma la ferita inferta nel nostro animo dall’efferatezza della violenza che sabato notte ha stroncato le vite di tre nostri giovani offusca ogni prospettiva.

Ora ogni parola rischia di essere di troppo e, sicuramente, risulta inutile a soddisfare la nostra esigenza di senso. Il silenzio resta la risposta più assennata. Non faremo la tradizionale processione, ma, come accadde nel 1625 quando l’Arcivescovo Venero portò il Crocifisso in Cattedrale per chiedere la liberazione di Monreale dalla peste bubbonica, porteremo l’effige del Santissimo Crocifisso in Cattedrale per una Veglia di Preghiera nella quale chiederemo di essere liberati dalla nuova peste: la peste della violenza.

Pregheremo per Andrea, Massimo e Salvatore, vittime innocenti. Pregheremo per le loro mamme e i loro papà, per i fratelli e le sorelle, per i nonni e i famigliari. Pregheremo per i nostri giovani, duramente provati da ciò che hanno visto e dalla perdita dei loro amici. Pregheremo per tutti i giovani perché possano costruire una società migliore di quella che abbiamo costruito noi adulti».
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