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Un albero piantato per ogni bebè: a Siracusa sta nascendo un boschetto in pieno centro

Una legge del 2013 prevede che i Comuni di oltre 15mila abitanti debbano piantare un arbusto per ogni nuovo cittadino, sia nato che adottato: ecco che succede

Balarm
La redazione
  • 24 maggio 2019

Siracusa

Un bosco nella zona alta della meravigliosa città di Siracusa, nell’area di proprietà comunale che arriva fino in viale Scala Greca: è il frutto di un protocollo d’intesta tra il Comune e il "Comitato Aria nuova" (composto dalle associazioni Auser, Aria Nuova, Stop Veleni, Legambiente, Lipu, Naturalchemia, Natura Sicula, Rifiuti Zero e Slow Food)) che serve ad attuare il progetto che prevede la piantumazione di un albero per ogni nuovo nato o minore adottato.

La ratio, della legge 10 del 2013 è quella di contribuire alla crescita del patrimonio verde e di tutelare l'ambiente. Allora i Comuni con una popolazione superiore ai 15mila abitanti sono tenuti alla messa a dimora di un albero nel proprio territorio nei sei mesi successivi alla nascita di un bebè o comunque all’adozione di un minorenne.

Aderendo, il Comune di Siracusa si impegna ad individuare le aree da destinare alla realizzazione dei "Boschi di città" nell’ambito della pianificazione urbanistica, ad attivare rapporti con l’Azienda Forestale per reperire le essenze arboree a ,soprintendere alle attività di manutenzione e controllo.
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L’Ente poi trasmette al Comitato l’elenco dei neonati o dei minori adottati (a partire dal febbraio 2013) ed aggiorna i dati ogni tre mesi mentre il Comitato si impegna alla piantumazione e al mantenimento degli alberi facendo tanto di censimento del patrimonio arboreo esistente.

«La Giunta del sindaco Francesco Italia ha approvato un’importante delibera - commenta l’assessore all’Urbanistica e al Verde Genovesi - si tratta di un importante ed imprescindibile passo in avanti verso la costruzione di una nuova politica di governo della città basata sulla sostenibilità ambientale».

«In un solo atto sono racchiusi obiettivi importanti - continua - come il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, la lotta ai cambiamenti climatici e la resilienza urbana derivanti dalla presenza di aree di bosco in città. A questo aggiungiamo il principio di sussidiarietà orizzontale, ovvero la partecipazione dei cittadini alle attività di pubblico interesse».
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