TEATRO
"Tutto può succedere" durante oltre 120 spettacoli: la Stagione del Teatro Ditirammu
Lo storico teatrino di Palermo è in vendita: una notizia amara che pare dare il nome al cartellone: "Tutto può succedere", 123 spettacoli che iniziano l'8 marzo
La danzatrice vietnamita Nguyen, simbolo della nuova stagione del Teatro Ditirammu
Da questa amara consapevolezza parte la presentazione della nuova stagione dal titolo disilluso: “Tutto può succedere” e, d'altronde, sta succedendo.
Giovanni ed Elisa Parrinello hanno anche annunciato, durante la conferenza stampa di presentazione, che «Se dovesse accadere che venga venduto di certo non ci scoraggeremo, apriremo altrove, ma di certo non sarà più il Ditirammu. Il Ditirammu era legato a mio padre, a mia madre e a questo luogo».
Questo piccolo spazio che è un inno alla sicilianità e all'amore potrebbe perdersi per sempre.
«Mio padre aveva uno stipendio oltre al teatro e spesso investiva i suoi soldi in questo spazio - aggiunge Elisa - lo aveva aperto perché voleva suonare la chitarra e sentire mia madre cantare. Chiunque veniva qui era accolto in una famiglia, spesso si mangiava insieme. Io e mio fratello non abbiamo un altro stipendio e questo teatro con i suoi pochi posti non ci permette chissà quali guadagni. Per questo il biglietto sarà un po' più caro quest'anno per gli spettacoli: il costo sarà di 15 euro, ma ci sono tante formule per risparmiare qualcosa». I biglietti si possono acquistare online sul sito del Teatro.
Malgrado un filo di amarezza e qualche lacrima della figlia al ricordo del padre la stagione parte carica di entusiasmo e con bei nomi. Il cartellone prevede 123 spettacoli di cui 52 nuove produzioni, 90 produzioni del Ditirammu, 5 di teatro musicale, 21 approfondimenti legati alla tradizione e 26 spettacoli pensati per i più piccoli.
La foto che rappresenta la stagione è quella di Nguyen, vietnamita di origine e palermitana di adozione, che giungeva a Palermo 8 anni fa grazie all’opportunità di una borsa di studio per l’approfondimento della lingua italiana messa a disposizione dalla scuola vietnamita e, affascinata dalla cultura italiana decide di restare.
A Palermo continua i suoi studi frequentando la facoltà di Lettere e di Mediazione linguistica: nell'immagine indossa gli abiti folk popolari della nostra tradizione. Lei è il simbolo dell'integrazione che rappresenta la nostra città: miscellanea di culture, luogo in cui tutto può succedere, appunto.
«Nguyen - dice Elisa Parrinello - sarà presente anche venerdì 8 marzo per l'apertura del cartellone insieme a me, mio fratello e Marco Raccuglia dell’etichetta discografica “The Vito Records”».
Insieme a loro anche Giacomo Scinardo alla chitarra, Serena Ganci Cantante e attrice, Beatrice Visconti alla voce e dei piccoli come Yara Baruffato (10 anni), Chicco Bologna (10 anni), Massimo Civilleri (9 anni), e Alessandro Ricolo (11 anni) che canteranno e suoneranno #Masterpiece, una canzone dedicata alla donna scritta da Giovanni e Marco.
Tutto è frammentato dalle letture e dai racconti di quattro giovanissime attrici di scuole teatrali diverse che leggeranno delle lettere scritte da loro stesse e dedicate alle donne e all’integrazione accompagnate dalla traduzione in LIS (Lingua dei Segni Italiana) di Marcello Di Fatta. «Il teatro come voleva mio papà è aperto a tutti i giovani».
Un cartellone per approfondire temi attuali, per ridere, per giocare con forme e colori tutti siciliani.
Tantissimi i nomi in cartellone: Serena Ganci, Ugo Giacomazzi, Debora Troìa, Filippo Luna, Stefania Blandeburgo, Daniele Billitteri, Marco Manera, Antonio Pandolfo, Paride Benassai, Maurizio Bologna, Alfio Scuderi, Claudia Puglisi, Giuseppe Muscarello, Alberto Maniaci, Angelo Duro, I Sansoni, Civilleri Lo Sicco Emma Dante, Patrizia D’Antona, Rosalba Bologna, Gigi Borruso, Roberto Gandini, Rosario Terranova, Sofia Muscato, Josh Rizzuto, Loris e Lucilla, Mario Incudine, Leo Gullotta, Davide Enia, Francesco Scianna, Sergio Friscia e uno speciale dedicato alla carriera di Toti e Totino.
«Nelle varie produzioni ho deciso di inserire figure artistiche nuove, - aggiunge Elisa - creando un canale aperto alle nuove realtà non solo giovanili ma per tutte le età. Attrici e attori magari sconosciuti o che hanno preso il diploma accademico teatrale e sono in cerca di un’opportunità anche piccola».
Così è nato il bando "Premio Piccirè": fiabe e leggende della tradizione popolare Siciliana dedicato a Vito Parrinello che scade proprio a fine febbraio (leggi di più).
Il nuovo cartellone del Ditirammu firma il sodalizio anche con le altre realtà palermitane dal Teatro Libero al Teatro Jolly allo Spazio Franco ai Cantieri culturali che ospiterà il nuovo Alphamen e Alphafem». Alphamen e Alfafem è un nuovo progetto nato da un'intuizione di Elisa, una "serie teatrale" a puntate.
Lo spettacolo "Gelsomino H" - un piccolo successo firmato da Elisa Parrinello - attraversa lo stretto e sbarca a Roma al Brancaccino a fine aprile per concludere la sua tournee al Teatro Libero di Palermo.
Il piccolo teatro nel cuore della Kalsa con 90 posti a sedere, realizza le proprie attività anche grazie ai contributi della Regione Siciliana – Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo, Comune di Palermo.
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