TURISMO
Trekking, Jeep o Mountain Bike: tutti i modi per arrivare alla più alta bocca dell'Etna
Tornano attive le Jeep per le escursioni sul cratere del vulcano siciliano passando dal versante nord, ma esistono anche tanti altri modi per raggiungere la vetta di fuoco
Un cratere al Parco ell'Etna
E questa era la notizia: di base però oltre ai fuoristrada si può raggiungere la vetta del vulcano siciliano anche in funivia e, sempre con fuoristrada, dal lato del Rifugio Sapienza, Etna sud (Nicolosi), ma anche a piedi o in bici, vediamo come.
Imponente, maestoso e visibile da quasi tutta la Sicilia (si, anche da Palermo) l'Etna è di grande richiamo per turisti e residenti: c'è chi si accontenta di ammirarlo da lontano e chi invece si diverte a scoprirne la flora e la fauna, le forme e la storia, percorrendone i sentieri.
È il primo vulcano attivo in Europa, il secondo al mondo e quelle sull'Etna sono tra le escursioni più emozionanti sia che siate amanti della geologia, che della vulcanologia, che della semplice natura.
Da qui, in gruppi di circa 20 persone (sempre accompagnati da una guida) si cammina fino alle recenti colate laviche e poi si visitano i crateri sommitali: lo scenario, commentano molti escursionisti su Tripadvisor, «è incredibile, lunare, tutto cenere».
Scendendo si prosegue per le vallate tra altri crateri godendo della vista mozzafiato del fantastico scenario della Valle del Bove e poi l'ultimo breve tratto a piedi fino al rifugio.
Altri percorsi sono: Montagnola - Torre del Filosofo - Crateri Silvestri. La partenza è appunto dal rifugio Sapienza e si prende ancora la funivia il dislivello 400 metri in salita e 900 metri in discesa.
Un altro percorso, a costo zero ma con grado di difficoltà alto, è quello Schiena dell'asino - Montagnola - Torre del Filosofo - Crateri Silvestri. La partenza è dalla "Schiena dell'Asino", il dislivello è di 1000 metri in salita e 900 in discesa.
C'è poi il percorso Piano Provenzana - Punta Lucia - Piano Provenzana. Si fa tutto a piedi con un dislivello di 1200 metri in salita e altrettanto in discesa. La difficoltà è molto alta.
Infine, esiste anche una vecchia traccia che dai monti Sartorius porta all'osservatorio vulcanologico dei Pizzi Deneri e da qui in cima, oppure si può salire in bici sia da Piano Provenzana che dal Rifugio Sapienza, forse è meglio lasciare questa via a chi è allenato: 1000 metri di dislivello su sterrato (per altre informazioni c'è un bel sito dedicato, questo è il link).
Sono assolutamente necessarie le scarpe da trekking e preferibilmente alte (perchè entrano i sassi e la cenere) e quasi tutto l'anno servono anche una buona felpa, una giacca a vento e un cappello di lana.
Ricordate che, per la vostra sicurezza, durante le fasi di attività dell'Etna l'accesso ai crateri sommitali è vietato per ordinanza del prefetto e si può salire soltanto fino alle quote definite "sicure" per i turisti: 2920 metri a Torre del Filosofo nel versante sud, 2990 metri a Punta Lucia, sul versante nord, ben distanti dalla cima posta a 3350 metri circa.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI
-
ITINERARI E LUOGHI
È uno dei più alti in Europa: dov'è (in Sicilia) il ponte "vietato" a chi soffre di vertigini