CULTURA
Tragedie di ieri, memoria di oggi: così Palermo ricorda le vittime dell'Olocausto
Dalle mostre alla letteratura, dal cinema alla musica: tutte le iniziative organizzate a ridosso della "Giornata della Memoria" che ricorda le vittime dell'Olocausto
Uno scatto della mostra "Viaggio nella memoria" del fotografo Giuseppe Mazzola
La Giornata della Memoria è la ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell'Olocausto ed è stata istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il primo novembre del 2005.
Si è stabilito di celebrare il "Giorno della Memoria" ogni 27 gennaio perché in questo giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Andiamo adesso a scoprire gli eventi che hanno luogo a Palermo e dintorni nei giorni del 25, 26 e 27 gennaio.
Lo studioso Alessandro Hoffmann è protagonista di un incontro nella Chiesa di Santa Cristina La Vetere che tra narrativa, racconto e testimonianza restituisce la verità storica sulla vicenda degli ebrei di Sicilia, elaborando una aderente testimonianza sui fatti della Shoah che riguardarono l'Isola (25 gennaio).
Il Gruppo Giovani di Arcigay Palermo organizza una proiezione aperta a tutti nella sede di Officine Arcobaleno: un film per ricordare, seguito da un momento di dibattito e la visione di alcuni filmati girati nel campo di concentramento di Auschwitz e del ghetto di Cracovia (26 gennaio).
Un incontro tra parole e immagini dedicato al Giorno della Memoria e a una Palermo quasi dimenticata: al Bookshop di Coopculture del Museo Salinas si tiene la presentazione del volume "La Meschita. Il quartiere ebraico di Palermo" alla presenza dei due autori, lo scrittore Francesco D'Agostino e il fotografo Sandro Riotta (26 gennaio).
Ma il Salinas si rivolge anche ai più piccoli con la visita guidata "Tutti insieme si sta bene!" (organizzata da CoopCulture), un modo per far conoscere ai bambini uno dei luoghi simbolo della memoria della città, ideale per iniziare un racconto sulla storia dell’integrazione culturale e religiosa e sui valori positivi dell’accoglienza e della tolleranza (27 gennaio).
Passi pesanti dentro un passato troppo recente: gli scatti di Giuseppe Mazzola sui campi di concentramento raccolti in "Viaggio nella memoria" sono un racconto che affonda nella memoria senza ancora di salvataggio saranno in mostra all’Orto Botanico di Palermo (dal 26 gennaio al 17 febbraio).
Con una nuova edizione di "Memorie - Storie da ricordare, storie da regalare" Coop Alleanza 3.0 partecipa alla Giornata della Memoria donando libri ai ragazzi di scuole, biblioteche e istituzioni del territorio: il 26 gennaio all'Ipercoop del centro commerciale La Torre tutti possono dare il proprio contributo consegnando ai volontari libri (nuovi o portati da casa) tra gli undici titoli scelti in quanto i più rappresentativi per la ricorrenza.
Alla vigilia della Giornata della Memoria presso l’ex deposito delle locomotive di Sant’Erasmo sarà inaugurato il "Vagone della Memoria", progetto del giornalista Leone Zingales: si tratta di uno spazio museale ospitato all'interno di un carro ferroviario simile a quelli con cui la Germania di Hitler deportava migliaia di persone al giorno verso i campi di sterminio (sabato 26 gennaio alle 16).
Nella stessa giornata (alle 17) Zingales inaugura, inoltre, la quarta edizione della mostra fotografica "Immagini dai lager" al Cinema De Seta (Cantieri alla Zisa).
Anche Spazio Cultura Libreria Macaione dà il suo contributo con due appuntamenti: un reading in ricordo delle vittime della Shoah a cura del Circolo dei lettori Spazio Cultura e Siciliando e la presentazione del libro "I luoghi della Rosa Bianca. Un grido di libertà contro il nazismo" di Leone Zingales, inserito nella nuovissima collana Spazio Memoria (26 gennaio).
Sedili in pietra e mezzo metro quadrato di spazio per ciascuno: così si stava nel Rifugio antiaereo di Palazzo delle Aquile, sotto piazza Pretoria, che in occasione della Giornata della Memoria apre le porte gratuitamente al pubblico su iniziativa della Presidenza del Consiglio Comunale e del gruppo di ricerca Historia Palermo (27 gennaio).
Un microfono, un leggìo, un pianoforte per tutti: con un pensiero, un brano, lo stralcio di un libro l'enoteca letteraria Prospero vuole ricordare lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte (27 gennaio).
Per la prima volta sul grande schermo dell'Uci Cinemas di Palermo (al Forum) arriva la storia di Emanuel Ringelblum e dell’archivio di Oyneg Shabes: "Chi scriverà la nostra storia", documentario diretto da Roberta Grossman e narrato da Joan Allen e Adrien Brody, intreccia testi d’archivio e immagini con nuove interviste e rari filmati che trasportano lo spettatore all’interno del Ghetto e delle vite dei combattenti della Resistenza (27 e 28 gennaio).
La libreria Modusvivendi accoglie, invece, una preziosa ospite: si tratta della scrittrice Helena Janeczek, storica compagna di Robert Capa nonchè autrice del romanzo "Lezioni di tenebra", un'autobiografia ma anche un ritratto globale di quei "figli del dopoguerra" cresciuti con il contraccolpo della tragedia dell'Olocausto (30 gennaio).
Per conoscere tutte le altre iniziative organizzate a Palermo e nel resto della Sicilia è possibile consultare il nostro calendario eventi.
«Anche io sono stata una clandestina e so cosa si prova a essere straniera nella terra di nessuno. Ma come faccio a gridarlo a chi vuole i muri?».
Queste le parole della senatrice Liliana Segre pronunciate davanti a una platea di giovani studenti milanesi lo scorso 22 gennaio.
Parole crude, taglienti, vere che si ergono con forza a emblema della Giornata della Memoria.
In un momento storico difficile e tormentato come quello di oggi, la senatrice a vita - ottantenne - ci ricorda che quel che è stato e che lei ha vissuto in prima persona non deve essere mera testimonianza ancorata al passato, ma stimolo per riflettere e agire su un presente che sta perdendo la rotta.
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