STORIA E TRADIZIONI
Tiravano fuori il servizio buono, a tavola i maccheroni: cos'era (in Sicilia) "u cunsolo"
Un rito antichissimo in Sicilia ancora oggi usato anche Oltreaceano, che si collega a un momento molto particolare della vita, in cui si riunisce tutta la famiglia
Siciliani a tavola (foto tratta da "La voce di Bagheria")
Orazio il marito di Teresa e nipote del defunto, tenendo una zuppiera appoggiata sul fianco sinistro, girava intorno alla tavola e riempiva continuamente i piatti, un mestolo dopo l’altro, insistendo affinché mangiassero ancora qualcosa.
Maccheroni fatti in casa, grondandi sugo con pezzi di salsiccia. Vantava il cibo, ne elencava la bontà.
-“ mangiati, mangiati, u viditi comu si mori!
- Mangiati, mangiati, ca sulu chistu ni resta…
Sembrava un venditore che volesse a tutti i costi sbarazzarsi di merce scadente. Sul profumo del cibo, prevaleva l’odore della naftalina. Tutti i vestiti del lutto e il tovagliato ne erano impregnati.
interrompeva:
- “ma chi stava dicennu?”
Allora, qualcuno,le ripeteva le ultime sue parole e lei:
- “No! Prima di diri chistu!”
Ricominciava da capo, per perdersi e per l’ennesima volta ripetere:
- “ ma chi stava dicennu ?”
Intanto Orazio, continuava a servire con una allegria eccessiva, grossolana: Mariacatena, l’altra figlia, ossuta e giallognola, non si dava pace, perché non avevano potuto vestire il defunto con l’abito che lei riteneva più adatto: era stato trovato macchiato
- “ u ficimu iri maluvistutu”
Si sentiva in colpa per non avere avuto la giusta cura degli indumenti del padre che abitava con lei:
- “ ma comu potti essiri, ca non mi ni accuggiu…
I maligni trovarono normale la non efficienza di Mariacatena, notoriamente trascurata nella cura
della casa:
- ca cettu, si i robbi i sarbati lurdi, lurdi i truvati…..
Anche Rosa, si senti’ responsabile di non avere vigilato abbastanza sulla capacità di massaia della sorella.
- mi lu avia a fiurari ca tu sarbasti u vistitu lurdu…
Qualcuno insinuava che anche la somministrazione delle medicine non era stata precisa ne come quantità ne come orari.
-Cettu, ommai avia novant ‘anni, non puteva campari assai, ma idda , a cura non a fici precisa….
- i soddi da pensioni però, si pigghiava ….
Tra una portata e una barzelletta sboccata di Orazio, iniziò una contesa: i figli maggiori delle due sorelle, adolescenti, coetanei, nati a distanza di 12 giorni, volevano stabilire subito a chi sarebbe toccato l’orologio con la catena, l’anello con la testa di cavallo, e un ferma cravatte con una gondola incisa.
Rosa, asseriva che spettassero al proprio figlio perché portava il nome del nonno. Mariacatena era certa che toccassero al proprio , perché il maggiore tra i due. Non c’erano altri beni da spartire, anche se Rosa era convinta che la sorella nascondesse qualche risparmio del padre. Il gruzzolo ufficiale era servito per i funerali.
- U papa’ avia na bella pinsioni, non po essiri ca si spinneva tutta, macari ca fu malatu!
- Sicuru acchiccosa ristava e tu ti pigghiasti, ammeci i mintevi di canzata e ora ni spartiumu…
- Propriu picchi tu ti sabbasti i soddi du papa’, ora i cosi ci toccunu a me figghiu…
-Orba di l’occhi, non mi pprufittaiu mai di un centesimo…
- I mariti, storditi dal vino che Orazio continuava a versare, erano insonnoliti ed assenti, anche
quando le mogli cercavano di coinvolgerli nella discussione.
- E tu nenti dici? Si non fussi pi mmia ti facissi spugghiari a casa …
- Si to marito non dici nenti, voli diri ca tu hai tortu…
- Me maritu, sempri fissa a statu…
- Macari to marito, non dici nenti…
- E chiddu è cchiù fissa di to marito…
Quando il cugino Saverio, uomo di pace, propose di vendere orologio, bracciale e fermacravatta e
poi dividere in parti uguali, venne sgridato da tutti.
- Chi vinniri e vinniri, chiddi sunu u ricordu du nannu…
-Allura facitili stimari, e si spattunu….
- Poi videmu….ci amu a pinsari bonu…..
- Non c’è chi pinsari, chiddi su di me figghiu….
Intanto Teresa, aveva preparato il caffè, Orazio posava le tazzine già piene, davanti ad ogni commensale, senza chiedere , metteva tre cucchiaini di zucchero e mescolava veloce, ma la naftalina predominava ancora.
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